Lacrime e dolore ma anche sorrisi e spensieratezza. La storia delle crociere e dei traghetti, della loro tradizione e innovazione, della storia e del loro futuro si racconta sfogliando le pagine di «Le stazioni marittime di Genova. Viaggi e Passaggi - The Maritime Stations of Genoa. Travels and passages». Il volume realizzato da Stazioni Marittime Spa e curato da Andrea Verdiani - con l'aiuto di oltre 200 immagine storiche e attuali e di testi realizzati da Silvia Barisione, Danilo Cabona, Fabio Capocaccia, Matteo Fochessati, Edoardo Monzani, Enrico Pinna e Andrea Verdiani - narra di una Genova vista attraverso una lente di ingrandimento, che parte dal XIX secolo e si articola per tutto il Novecento. Perché, quando si pensa a un porto si intravedono gru, container e navi da carico. Ma non è così, specie oggi, in un momento di rilancio delle crociere e dei traghetti. E non lo era neppure in passato, soprattutto per i grandi porti di tradizione millenaria come Genova. E difatti la storia parte da lontano, dal Medioevo quando Frate Guglielmo costruisce negli ultimi decenni del secolo XII la Commenda di Pré, come «ospitale» dei Cavalieri di Gerusalemme in partenza dalla Lanterna per la Terrasanta, realizzando così la più antica stazione marittima arrivata quasi intatta ai giorni nostri. Una struttura civile a filo di banchina per l'accoglienza ai viaggiatori in attesa di imbarco, completa di dormitori, assistenza ai malati e ai feriti, servizi religiosi e un passaggio sotterraneo per l'accesso diretto ai moli. «Un racconto che riporta alle origini e al successivo sviluppo delle stazioni marittime che sovrastano ancora la città - spiega l'ammiraglio Ferdinando Lolli presidente delle Stazioni Marittime Spa -. Importantissime per Genova, basta considerare che la nostra stazione marittima è considerata la più bella al mondo. Il volume, realizzato in sei parti è espressione gioiosa di passeggeri che si divertivano, e testimonianza di lacrime di quanti invece sceglievano di lasciare casa e famiglia per emigrare in terre lontane». Storie dunque al plurale: di emigranti che abbandonavano la loro terra per cercare esistenze migliori, di borghesi diventati ricchi, di aristocratici che partivano alla scoperta di terre lontane, di lussuosi transatlantici che il mondo ci invidiava e di una parte della Superba che cambiava in poco tempo il suo volto architettonico e urbanistico. Si racconta così della Stazione Marittima di Ponte dei Mille inaugurata nell'ottobre del 1930 e quella di Ponte Andrea Doria realizzata alcuni anni dopo per supportare meglio l'intenso traffico navale. «È un prodotto fantastico - dichiara Edoardo Monzani amministratore delegato di Stazioni Marittime Spa -. Tornassi indietro investirei ancora più soldi nell'opera. È la storia di milioni di visitatori che sono passati dai terminal di Ponte Doria, Stazione Marittima e Ponte dei Mille. Credo che rappresenti uno spaccato inedito interessantissimo della storia di Genova attraverso personaggi importanti. Perché una volta sulle navi da crociere andavano le persone importanti che oggi prendono l'aereo. Conduco da sempre una battaglia personale - aggiunge amareggiato -. Cerco infatti di convincere le scolaresche a visitare il Porto e la Stazione Marittima. Ma nulla di fatto. Mi spiace pensare che i piccoli genovesi non possano beneficiare di queste meraviglie. Mi rallegro però quando vedo arrivare studenti da Bergamo e Brescia».
Sfogliando il libro edito da Sagep Editori, è possibile rivivere il fascino di pagine in bianco e nero che raccontano di personaggi famosi del mondo della politica, della cultura e dello spettacolo. Volti come quelli dell'ex presidente Usa Harry Truman sbarcato a Genova dal transatlantico Indipendence che dopo una conferenza e una breve visita alla città (andrà anche al cimitero di Staglieno) proseguirà per la Costa Azzurra; o quello dell'attore e regista statunitense Orson Welles arrivato nella primavera del 1959 alla Stazione Marittima e immortalato mentre scherza con un gruppo di portuali e quello del compositore russo Igor Stravinskij in Porto il 19 agosto del 58. Ci sono le foto di Winston Churchill, quello dello scrittore Ernest Hemingway di ritorno dall'Africa e diretto all'Avana sbarcato a Genova il 5 giugno del 54. In repertorio spicca anche Nilla Pizzi a bordo della m/n Constitution proveniente da Napoli e in partenza per New York (12 settembre 1955); poi Ave Ninchi e Peppino De Filippo, il Quartetto Cetra, Alida Valli e tanti altri.
Ci sono poi le immagini del direttore d'orchestra Arturo Toscanini in partenza per gli Stati Uniti (19 ottobre 1953); il tenore Mario del Monaco di ritorno dagli Usa dove ha ottenuto un eccezionale successo al Metropolitan di New York (18 aprile 1955); la soprana Renata Tebaldi in arrivo alla Stazione Marittima con la turbonave Cristoforo Colombo ( 27 marzo del 55).
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