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Giulia Zoccali si racconta: "Ho subito bullismo, ora penso di essere ammirata"

Giulia Zoccali è una delle giovanissime influencer più apprezzate del nostro Paese, che si è raccontata senza filtri e con grande maturità, aprendoci le porte della sua realtà social e non solo

Giulia Zoccali si racconta: "Ho subito bullismo, ora penso di essere ammirata"

La Z-Generation ha conquistato i social. Chiamati anche Zoomer, sono i giovanissimi post-millennial nati dopo gli anni Duemila, i ragazzi nati sotto il segno della tecnologica, per i quali il digitale non ha segreti. Tra loro c'è Giulia Zoccali, classe 2005, che da ben due anni è approdata sul web dove ha ottenuto un ottimo riscontro di seguaci.

Sorriso pulito ed educazione impeccabile, Giulia è una delle più importanti influencer della Generazione Z del nostro Paese, con centinaia di migliaia di seguaci tra TikTok, Instagram e YouTube. L'abbiamo raggiunta telefonicamente per farci raccontare com'è la vita di una ragazza che si destreggia con successo tra la scuola e il web e che, alla sua giovane età, ha già dovuto fare i conti con l'invidia sociale e con il lato più oscuro dei social, che Giulia ha imparato a gestire come, forse, alcuni suoi colleghi più adulti ancora non riescono a fare.

Cosa ti ha spinto, a 12 anni, a diventare youtuber?
Mi piaceva tantissimo guardare YouTube, un po’ come tutti quelli della nostra generazione. Avevo tanta voglia di condividere anche la mia vita e tanta voglia di comunicare. Ho chiesto il permesso ai miei genitori, che mi hanno sempre appoggiata e sostenuta. Da lì ho cominciato a registrare alcuni video, scattare delle foto, fare i TikTok. In pochissimo tempo è diventata una vera e propria passione per me.

Quale è stato l’episodio che ti ha fatto capire che ormai eri diventata famosa sui social?
Non è stato proprio un episodio che me lo ha fatto capire ma sicuramente la cosa che me ne ha fatto rendere più conto è stata quando le ragazze hanno incominciato a riconoscermi per strada e mi chiedevano di fare una foto. Ogni volta sono emozionatissime, alcune super timide ma devo ammettere che io in realtà mi emoziono ancora più di loro.

Come è cambiata la tua vita da quando sei così conosciuta?
In realtà dentro di me è cambiato poco, sono la stessa Giulia di sempre. Certo che avere tante persone che mi seguono mi rende felicissima, perché molti mi stanno vicini non solo per guardare cosa faccio e ascoltare cosa dico, ma sopratutto per parlare con me. Sono tanti quelli che mi seguono per condividere le loro esperienze, in modo tale che anche io possa ascoltarli per aiutarci a vicenda. Questa è un’esperienza bellissima. Sono molto grata a tutti loro, siamo un vero team, una famiglia.

A scuola sei più ammirata o invidiata?
Ho avuto un po’ di difficoltà con i rapporti alle medie, credo che lì ci fosse tanta invidia. Mi sono ritrovata a essere esclusa da tutti i miei compagni di classe, ho subito un po' di bullismo da questo punto di vista. Ero davvero isolata e non potevo parlare con nessuno. Ora al liceo va tutto bene, penso di essere prima di tutto ammirata ma in realtà anche io ammiro i miei compagni. Sono in una classe stupenda dove ognuno ha qualcosa da ammirare al prossimo. Ecco, penso che crescendo forse impariamo a lasciare da parte l’invidia e cominciamo a essere un po’ più maturi.

Cosa pensi degli haters sui social?
Parlo spesso di bullismo e cyberbullismo con i miei fan. Ho imparato a gestirli piuttosto bene ormai, ho imparato a non ascoltarli, so che chi sta bene con se stesso non sente necessità di infierire sugli altri. Se vedo un hater, ignoro. Se continua blocco. Internet deve essere un luogo sicuro e piacevole.

Hai mai subito attacchi sui social o nella vita quotidiana?
Si! Solo sui social. La miglior cosa è sempre ignorare. Sono una persona molto tranquilla e credo che l’educazione sia la base di tutto. Se mi attaccano e rispondo in maniera aggressiva non ottengo nulla. Invece se cerco di mantenere la calma e ragionare, tutto passa e si risolve.

Come pensi si possa migliorare la vivibilità sui social?
Credo che sia fondamentale parlare. A volte alcune persone che si comportano male non si rendono nemmeno conto che così facendo sono cyber-bulli. Se qualcuno mi sta antipatico non è un mio diritto andare a infierire su di lui. Se non mi piace come qualcuno si veste non è un mio diritto andare a commentare in modo sgradevole. Se una persona non è perfetta esteticamente, non è un mio diritto offenderla. Riguardo a questo c’è tanto di cui parlare, bisogna capire che nessuno è perfetto. Tutti siamo diversi e speciali così come siamo.

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
Io adoro comunicare. Il mondo della TV mi affascina.

Sarebbe un sogno per me poterci lavorare.

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