Berlusconi sfida Bersani e Monti

L'ex premier: "Con la scusa delle primarie, la sinistra ha occupato tutte le reti televisive, ora strilla perché ha paura". Il faccia a faccia con Bersani e Monti? "Il primo a chiederlo"

Berlusconi sfida Bersani e Monti

Sfida Bersani e Monti, ribadisce i punti cardine del suo programma e rispedisce al mittente le accuse di sovraesposizione mediatica. Silvio Berlusconi continua la sua campagna elettorale. Ospite di Radio Anch'io, il Cavaliere confida nelle sue apparizioni televisive e non solo per far risalire i consensi del Pdl.

"Sono stato a lungo assente dalla comunicazione, e questo purtroppo ha causato nostra discesa nei sondaggi, ne ha approfittato la sinistra che con la scusa delle primarie ha occupato i media, una vera e propria alluvione", ha detto Silvio Berlusconi, precisando che "sono tornato in tv e la sinistra ha cominciato a strillare e inveire perché osavo apparire. Questa sinistra non cambia mai e usa la disinformazione e la falsità, ma dall’altro lato questo mi lusinga perché vuol dire che sono spaventati. Alla Rai c’è un canale a favore della sinistra e La7, dalla mattina alla sera, fa trasmissioni contro di noi. Le persone perbene però ormai non cadono in questo tranello".

Il fondatore del Pdl poi ha aggiunto che "io non devo andare alla conquista di voti nuovi, mi basta tornare a parlare ai nostri elettori che si sono allontanati per colpa di un disincanto nei confronti della politica, quegli elettori che ci diedero quasi il 40% nel 2008, se mi sentiranno, penso non abbiano difficoltà a darmi la fiducia".

Poi l'ex premier ribatte a Bersani che ha dichiarato che ha dichiarato che la prima cosa che farebbe da eventuale premier sarebbe una legge sul conflitto di interessi. "Le uscite di Bersani dimostrano che è un disco rotto, perché sono 20 anni che parlano di conflitti di interessi. Ho ricordato che non c’è una sola trasmissione delle mie reti in 25 anni che sia andata contro la sinistra mentre nella tv pubblica è il contrario".

Il Cavaliere ha poi lanciato il guanto di sfida al segretario democratico e non solo. "Il faccia a faccia con Bersani e Monti? Sarei il primo a chiederlo. Sarebbe una cosa molto positiva, anche se occorrerebbero regole precise, all’americana". In serata il segretario del Pd ha riposto - in un'intervista con Sky Tg24 - sottolineando di essere disponibile al confronto.

Facendo un salto indietro e analizzando i suoi precedenti governi, Berlusconi ha ricordato, parlando dei decreti legge di cui Monti ha fatto ampio uso, come "ho avuto a che fare con tre capi dello stato di sinistra che sono stati molto restii a darmi questa possibilità". Da lì, l'ex presidente del Consiglio è tornato a ribadire la necessità di una riforma della Costituzione, ma prima di tutto, "la prima riforma che farei è eliminare l’Ici sulla prima casa".

Sulla data delle elezioni, il Cavaliere ha affermato: "Non mi pare che uno scostamento così possa essere considerato notevole e comunque la data del 24 febbraio per le elezioni va nella direzione di una migliore organizzazione, su questo comunque è inutile discutere perché è il capo dello Stato che deve decidere".

Sui movimenti dei centristi e sul fronte dei moderati, Berlusconi ha avvisato che "se si divide il fronte dei moderati si dà la vittoria della sinistra, l’unico risultato che avranno i partitini del centro sarà quello di dare la vittoria della sinistra. Questi partitini si offriranno per una collaborazione con la sinistra per cercare di partecipare al pranzo".

Infine, Berlusconi ha fatto un raffronto con Monti in merito allo spostamento della conferenza stampa di fine anno: "Mi sembra che non sia nulla di grave ma, se l’avessi fatto io, si sarebbe aperto il cielo, ne avrebbero scritto di tutti i colori". Tuttavia, il Cav crede poco alla discesa in campo di Monti.

"Rimarrei sorpreso se ci fosse una partecipazione alla campagna elettorale di Mario Monti, sarei questa volta d’accordo con D’Alema, non sarebbe nell’interesse di Monti diventare piccolo protagonista da deus ex machina quale si era presentato".

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