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Borseggiatrici incinte e sicurezza urbana: pronta la stretta del governo

Gli emendamenti al decreto immigrazione prevedono una stretta sui migranti che delinquono e sugli stratagemmi usati dai borseggiatori. Carcere "facoltativo" per le ladre incinte e norme contro l'accattonaggio minorile

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Espulsioni più facili per i migranti che delinquono, ma anche una specifica attenzione alla sicurezza urbana, tema particolarmente sentito dai cittadini. Il governo si appresta a disporre un'ulteriore stretta normativa nel segno della legalità attraverso una serie di emendamenti al decreto immigrazione. A quanto si apprende le integrazioni migliorative puntano a rendere ancora più efficace il contenimento e la repressione dei fenomeni di microcriminalità che caratterizzano soprattutto i centri urbani, offrendo alle autorità degli strumenti per intervenire anche su trucchi e stratagemmi spesso utilizzati dai malintenzionati per aggirare la legge.

"Abbiamo depositato un pacchetto di emendamenti al decreto immigrazione particolarmente qualificante", ha comunicato in una nota l'onorevole Sara Kelany di Fratelli d'Italia, elencando alcune delle istanze a sua firma: un'ulteriore stretta sulle espulsioni degli immigrati che delinquono, ma anche la possibilità di disporre l'allontanamento dal territorio nazionale dei cittadini comunitari. Inoltre, una particolare attenzione alla sicurezza urbana. Al riguardo, la responsabile del dipartimento immigrazione di Fdi ha annunciato la proposta del daspo urbano e dell'allontanamento da luoghi come le stazioni per borseggiatori e per chi compie atti osceni.

E ancora - ha proseguito Kelany - "prevediamo che sia reso facoltativo e non obbligatorio per il giudice differire la pena detentiva per le donne in gravidanza". Questo, ha argomentato la deputata, serve "per evitare l'assurda pratica per cui alcune donne delinquono reiteratamente sfuggendo alle maglie della giustizia utilizzando la gravidanza proprio a tale scopo".

Quello delle borseggiatrici incinte o con bimbi piccoli è un problema ben noto, soprattutto su segnalazione delle forze dell'ordine. L'articolo 146 del codice penale prevede infatti il differimento della pena per quella particolare condizione. Per quanto comprensibile e motivata, tuttavia, la ratio della norma è spesso stata utilizzata dai malintenzionati a loro favore, come una sorta di "immunità" da sfruttare per evitare il carcere.

Infine è stata prevista anche una stretta anche contro "l'orrenda pratica della mendicità infantile, ossia dei bambini usati dalle famiglie per l'accattonaggio". Con questo emendamento - ha spiegato la deputata Kelany - "estendiamo il reato anche alle condotte di induzione all'accattonaggio e tuteliamo tutti i minori di diciotto anni".

In questo modo, ha concluso la parlamentare, Fratelli d'Italia dà il proprio contributo alla costruzione di "un sistema che tutela la sicurezza dei cittadini e fornisce strumenti alle forze dell'ordine per reagire al crimine, nella stessa precisa direzione in cui sta andando il governo Meloni con i suoi provvedimenti".

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