Serracchiani, una sedia? No grazie, meglio stare per terra. Non indossa jeans e bomber di pelle, tanto cari al suo capo Renzi. Ma, nonostante il rigoroso tailleur nero, ci tiene lo stesso a difendere quell'aria informale che piace tanto al nuovo corso del Pd. Così Debora Serracchiani (nella foto), non avendo trovato un solo posto libero nell'aula dove si è svolta l'assemblea regionale del suo partito a Pasian di Prato (provincia di Udine) ha deciso di sedersi per terra. Il presidente del Friuli Venezia Giulia è arrivata, si è guardata intorno in cerca di una sedia vuota e poi senza fare una piega si è semplicemente accovacciata sul pavimento, in un angolino della stanza. Per nulla preoccupata di difendere almeno nell'immagine il suo ruolo istituzionale, ha lasciato senza parole i parlamentari e gli esponenti democratici accorsi all'incontro. Poi, quando la parola l'ha presa lei, ha prima smentito le «fantasiose ipotesi di rimpasto» dei suoi assessori. E poi ha aggiunto: «La giunta non si tocca».
Via Napolitano, benvenuto Papa Francesco. A Vigonovo (Varese) il sindaco della Lega Nord Damiano Zecchinato (nella foto) ha sostituito dalla parete della sua stanza al Comune la foto del presidente della Repubblica, sostituendola con quella del Santo Padre: «Non mi riconosco nella figura di Giorgio Napolitano. Il pontefice trasmette più valori». A protestare è l'esponente di Sel, Francesco Vendramin: «Scelta istituzionalmente sbagliata, invieremo un esposto alla procura». Ma non sarà facile convincere Zecchinato a fare marcia indietro.
Tempo fa, infatti, nel suo ufficio comparve la bandiera della Padania con sopra impresso il Sole delle Alpi. Nemmeno un'interrogazione parlamentare lo indusse a toglierla. Gli oppositori dovranno inventarsi qualcosa di meglio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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