Lega, Bossi suona la carica: "Non posso ritirarmi Correremo più di prima"

Bossi: "La Lega non ha rubato niente, chi ha sprecato soldi li restituirà". Sul futuro: "Non posso lasciare". La "giustizia a orologeria" ricompatta la Lega

Lega, Bossi suona la carica: "Non posso ritirarmi  Correremo più di prima"

"È meglio che venga fuori tutto, la Lega non è il Psi che rubava alla gente e si faceva pagare le tangenti. La Lega non ha rubato niente, ha sprecato soldi e chi li ha sprecati li restituirà". Umberto Bossi, a Conegliano (Treviso) parla degli scandali che hanno coinvolto il partito della Lega Nord.

Il Senatùr, davanti a qualche centinaio di militanti tiene un comizio e taglia una torta con la scritta Padania. Poi si scaglia contro l'attacco mediatico-giudiziario nei confronti del Carroccio. "Non c’è alcun risvolto penale, la pena è passare attraverso tv e giornali. Noi non abbiamo rubato alla gente. È un tentativo di Roma per dividere il movimento. Non si può sconfiggere il Nord, è inutile che Roma se la meni...".

Il leader leghista poi ha aggiunto: "La Padania sarà comunque libera". Bossi non ha lesinato commenti al vetriolo contro Beppe Grillo: "Quello cerca di cavalcare il momento, la crisi dei partiti, spera di prendere i voti, ma la sinistra è più preoccupata di noi. Quello a noi i voti non li porta via".

Il leader del Carroccio spera che i giorni peggiori per lui, e per la Lega, passino al più presto perché "vivo male questi momenti non avevo capito chi era quello lì", dice riferendosi all’ex tesoriere Belsito, anche perché "cercava di agganciare i miiei figli".

Quanto alla possibilità di lasciare lui stesso la politica, Bossi assicura: "Non posso ritirarmi, altrimenti la gente penserebbe che altri hanno colpe. Io ho fatto la Lega. La gente non lo dimentica".

Sul senatore Piergiorgio Stiffoni che coinvolto nell’inchiesta si è autosospeso, Bossi ha spiegato che "gli ho chiesto come è andata e lui ha detto che i soldi erano suoi. Controlleremo tutto".

Infine, il Senatùr ha assicurato che "la Lega è pronta a cambiare quelle parti del movimento che non funzionano, ma noi dobbiamo andare avanti nel nostro progetto per realizzare la nostra cattedrale che è la Padania".

Bossi ha quindi ribadito che "noi i nostri soldi li possiamo anche buttare dalla finestra, ma non abbiamo rubato alla gente, non c’è stata nessuna tangente in Finmeccanica. Se quelli pensano di fregarci così si sbagliano...".

Poi il leghista ha rilanciato il tema del complotto "per far naufragare il sogno della Lega, la Padania libera, ma la Lega non muore, non si piega. Adesso la cosa fondamentale da fare è stare uniti. No alle divisioni tra maroniani e bossiani, che fanno male. No alle lotte personali ma dobbiamo stare tutti uniti".

E ha attaccato il governo Monti: "Vive nel mondo dei banchieri, risponde a quel mondo lì. Nel governo ci sono troppi banchieri. La democrazia scompare. E' stata una grande conquista. L’Europa è delle regioni, non degli Stati e adesso se ne accorgono...".

Critiche anche nei confronti del presidente della Repubblica: "Non siamo d’accordo con il Presidente della Repubblica: il governo deve rispondere al popolo, invece questo è il governo dei professori, ’quellì sono legati alla grande finanza internazionale, alle banche".

Bossi torna poi a criticare l’Imu, considerata "una tassa mutuata dal nostro federalismo ma noi la pensavamo per la seconda casa. La prima casa è sacra, è una cosa spirituale".

Per quanto riguarda le misure per la crescita, Bossi ha dichiarato che "sosteniamo le le leggi di iniziativa popolare che la Lega ha lanciato e che riguardano l’economia, le pensioni, le buste paga, così si ottiene la crescita. È una buona terra questa e si vede. Vi ringrazio di esser qui nei momenti difficili. Abbiamo portato in tribunale una serie di leggi di inziativa popolare.

Una riguarda le pensioni: dopo 40 anni di contributi è obbligatorio dare la pensione. Poi c’è la busta paga pesante: il Tfr va in busta paga dei lavoratori, non allo Stato. Solo così si risolleva l’economia. Bisogna votare nei chioschi per queste leggi".

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