Una nuova strategia per invecchiare «con successo» è quanto emerge dal ciclo di conferenze: «Il benessere della coppia, 30 anni di vita tra lavoro e figli... Ritrovarsi in coppia» che si svolgerà nella sala dei Chierici della biblioteca Berio a partire da venerdì 12 gennaio fino al 9 febbraio. Un nutrito gruppo di neurologi, psicologi, sessuologi, psicoterapeuti, ginecologi e specialisti in gerontologia affronteranno - spiegando in modo concreto e lucido -, il tema di come «invecchiare bene» riassumendo alcune caratteristiche che spesso sembrano banali ma che invece migliorano la qualità della vita e favoriscono il mantenimento dell'autonomia degli over 60. Il progetto ideato e curato dall'Auser (Associazione per l'autogestione dei servizi sociali e la solidarietà) - con il patrocinio dell'Azienda sanitaria genovese 3 e della Regione Liguria -, mira a dare un'idea positiva della vecchiaia, tutelando i diritti dei non più giovanissimi, contrastando solitudini, pregiudizi e puntando sulla prevenzione attraverso la socializzazione.
Daltra parte Genova resta il luogo ideale per parlare di problematiche legate all'età avanzata: la Liguria infatti con il 42,7 per cento della popolazione oltre i cinquantaquattro anni, resta la regione più anziana in Italia e d'Europa con oltre 16mila rappresentanti della terza età. «Troppi preconcetti e lacune conoscitive inquinano ancora le opinioni correnti circa l'età anziana - spiega Annamaria Castello, responsabile Auser-Eda Genova -, con il risultato di attribuire alla terza età i tratti tipici della quarta, anticipando così nelle aspettative e nei fatti l'emarginazione. Questi seminari intendono rivalutare la figura di quanti hanno superato la soglia degli anta. Un anziano che sta bene, che si diverte, che socializza e si alimenta correttamente è anche un anziano che può più facilmente raggiungere un completo stato di benessere psicofisico e vivere meglio e più a lungo». Il tema centrale nonché il filo conduttore delle sei conferenze resta comunque «Il benessere della coppia» che si riscopre e si «reinventa» dopo anni di vita insieme; quando insomma, usciti di casa i figli, si ha più tempo a disposizione da dedicare al proprio benessere fisico, ai viaggi e a fare sport. «Insomma vale lo slogan Vietato invecchiare - sottolinea ancora la responsabile dell'Auser. Senza esasperazioni però, senza escludere insomma la sfera affettiva e quel processo biologico naturale che può diventare semplicemente un momento della vita». I relatori delle conferenze - che hanno operato a titolo di volontariato -, sottolineano infatti l'importanza di affrontare il tema del benessere dell'invecchiamento vissuto non come diminuzione di ruolo, come uscita dal proprio contesto sociale, come senso di inadeguatezza o come decadenza fisica, ma piuttosto come una «ridefinizione» della propria esistenza per una vecchiaia da protagonisti.
Nei diversi appuntamenti saranno dunque affrontate tematiche quali: relazionalità e benessere nel rapporto di coppia quando questa inizia a soffrire della cosiddetta sindrome «del nido vuoto» vale a dire quando i figli escono fuori di casa e all'improvviso i genitori (soprattutto la madre) si ritrovano ad avere tempo e spazi da gestire; ma anche temi che aiutano a conoscere e a vincere fragilità e dipendenze (alcool, cibo, shopping compulsivo e telenovelas). Non saranno poi trascurati argomenti come la menopausa e l'andropausa, i cambiamenti fisici e psicologici e la depressione maschile e quella femminile. All'appello non manca poi la delicata discussione sul vivere serenamente l'affettività e la sessualità tra gli over sessanta. Innamorarsi e avere una normale vita di coppia non sembra più prerogativa del mondo giovanile, insomma anche in questo caso è arrivato il momento della riscossa degli anziani.
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