Sono illegali e comportano gravi discriminazioni gli autobus segregati degli ebrei ortodossi dove, per ragioni di «modestia», gli uomini siedono nel settore anteriore e le donne in quello posteriore. Lo ha stabilito una commissione del ministero israeliano dei Trasporti, che ha oggi presentato un ponderoso rapporto in merito dalla Corte Suprema di Gerusalemme.
Secondo il rapporto, le compagnie pubbliche israeliane non possono imporre la separazione per sesso nei loro mezzi di trasporto. Gli autori del rapporto consigliano tuttavia di venire incontro alle esigenze della popolazione ortodossa.
Una delle idee avanzate è l'istituzione per un periodo di prova di un anno, nei rioni ortodossi, di autobus dove uomini e donne possano separarsi su base volontaria, e non coercitiva.
Nel frattempo desta scalpore l'arresto a Gerusalemme di uno zelota, Yoel Kreuss, sospettato di aver aggredito una donna con una bombola di gas lacrimogeno perché si ostinava a restare su un marciapiede che a suo parere era riservato «a soli uomini».
Kreuss, che è in attesa di giudizio, ha ammesso di aver redarguito la donna, ma ha negato di aver fatto ricorso a spray.
La separazione dei marciapiedi, ha spiegato, si era resa necessaria perché in quel tratto di strada si era creato un grande affollamento durante la recente Festa dei Tabernacoli e occorreva dunque evitare che uomini e donne si toccassero, sia pure inavvertitamente.
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