Google domina un po meno nei contenuti e nella pubblicità online. Il colosso di Mountain View ha infatti accettato gli impegni imposti dallAuthority per la concorrenza italiana per contenere il suo strapotere sul web. Con essi Google promette di garantire maggior controllo sui contenuti di Google News da parte degli editori e misure di trasparenza e verificabilità delle condizioni economiche applicate agli inserzionisti nell'ambito dei suoi programmi di pubblicità online, AdSense e AdWords. Con questi impegni, Google ha assicurato la possibilità di usufruire di un software separato per Google News che darà agli editori la possibilità di decidere quali contenuti rendere utilizzabili su quella piattaforma, scegliendo in particolare se consentire o meno l'accesso ai propri siti da parte del motore di ricerca, di escludere selettivamente specifici articoli o immagini e se far apparire solo i titoli degli articoli o anche estratti dal testo degli stessi. Per quanto riguarda invece la piattaforma di advertising, con gli impegni ora assunti con gli editori sarà consentito di conoscere la ripartizione dei ricavi derivanti dalla vendita degli spazi pubblicitari e le condizioni economiche a cui si collabora con Google, compreso il numero totale di click su una singola inserzione.
Sull'onda della decisione l'Antitrust ha anche inviato a Parlamento e Governo una segnalazione per chiedere una revisione della normativa in materia di diritto d'autore, adeguandola alle innovazioni tecnologiche ed economiche della rete. Lautorità infatti ritiene che un'istruttoria non sia sufficiente a valutare correttamente l'adeguatezza o meno di una remunerazione relativa ad un'attività di editoria online. E che una nuova normativa nazionale adeguata ai tempi possa riuscire a definire un sistema di diritti di proprietà intellettuale in grado di incoraggiare forme di cooperazione virtuosa tra i titolari di diritti di esclusiva sui contenuti editoriali e i fornitori di servizi innovativi che riproducono ed elaborano i contenuti.
«Pur potendo percepire i ricavi della raccolta pubblicitaria realizzata sulle pagine dei propri siti web - ha spiegato l'Antitrust - gli editori non sono messi nelle condizioni di condividere il valore ulteriore generato su internet dalla propria attività di produzione di informazione, nonostante questa rappresenti uno dei servizi di maggior interesse per gli utenti del web».
Soddisfatto il presidente della federazione degli editori (Fieg), Carlo Malinconico. «Gli impegni assunti da Google modificano a livello mondiale alcune politiche editoriali e commerciali collegate a Google News e AdSense, in unottica di maggiore trasparenza.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.