Lexus RX 400 è già il futuro

Luigi Cucchi

Non succede spesso di presentare auto così innovative da poterle definire rivoluzionarie. La nuova Lexus RX 400 è un tale condensato di tecnologia e di soluzioni avveniristiche che anticipa il futuro. Analizziamo alcuni punti di forza di questo straordinario veicolo giapponese ad alte prestazioni, realizzato dal brand del gruppo Tokio. È il primo Suv a propulsione ibrida, frutto di una progettazione d’avanguardia: è dotato, cioè, di un motore a scoppio di 3.3 litri, V6, abbinato a un motore elettrico anteriore e uno posteriore, per una potenzialità massima combinata di 272 cv, che consente un’accelerazione da 0 a 100 in 7,6 secondi. Per l’avviamento e le basse velocità viene utilizzato solo il motore elettrico. Alle velocità di crociera sia il motore a benzina, sia quello elettrico azionano le ruote. L’energia del motore a benzina è ripartita tra le ruote e un generatore, che a sua volta alimenta il motore elettrico. La distribuzione dell’energia è controllata per ottimizzare l’efficienza. Con l’energia in eccesso, quando è necessario, il generatore ricarica la batteria che poi fornisce «forza» supplementare per aumentare la spinta in accelerazione, mentre il motore a benzina e quello elettrico assicurano una risposta d’accelerazione dolce e fluida. Durante le decelerazioni il motore elettrico fa da generatore. In tal modo recupera energia cinetica che, trasformata in elettrica, viene immagazzinata nelle batterie.
Quando il veicolo si arresta il motore a benzina si spegne automaticamente, per risparmiare carburante e massimizzare l’efficienza. In fase di avviamento funziona solo il motore elettrico. Risultato: il consumo è tra i più bassi per i Suv: 9,1 litri per 100 chilometri nel ciclo combinato. L’impianto frenante a controllo elettronico (Ecb) aumenta la capacità di frenata e il recupero di energia altrimenti consumata. Durante ogni viaggio il nuovo sistema Hybrid Synergy Drive funziona con differenti modalità per massimizzare l’efficienza assoluta: quando il motore a benzina è freddo e l’auto viene accesa, il sistema provvede ad avviare il propulsore allo scopo di riscaldarlo e abbattere consumi ed emissioni. Una volta in temperatura, al minimo, il motore a benzina si spegne automaticamente per risparmiare carburante. Nelle condizioni operative, con ridotta efficienza del motore a benzina, come in partenza e alle velocità medie e basse, il veicolo marcia esclusivamente con i motori elettrici, abbattendo così drasticamente le emissioni di anidride carbonica. L’unità di propulsione posteriore è costituita da un secondo motore elettrico che alimenta le ruote posteriori, realizzando se necessario la trazione integrale elettrica. Il motore e i tre assi di comando con gli ingranaggi in presa diretta, sono incorporati in un unico involucro di 40 chili montato su un duplice meccanismo di supporto antivibrazione.


L’assenza di frizione, nastri, valvole, connessioni idrauliche, riduce la manutenzione e migliora la durata meccanica. La trazione integrale elettrica è attivata e costantemente regolata dal computer di controllo dello slittamento. Prezzi compresi tra 45 e 65mila euro.

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