L'islamica nel Pd accende il duello «Sala poco cauto»

Parisi attacca: «Per un pugno di voti È superficiale». Mr Expo: «Mi fido di lei»

«Fatemi verificare». Beppe Sala due giorni fa ha preso tempo prima di commentare una vicenda che lo accompagna dall'inizio della campagna elettorale e si fa sempre più delicata. É il caso di Sumaya Abdel Qadar, futura consigliera Pd se vincerà il candidato sindaco del centrosinistra (ha preso più di mille voti ma il seggio è vincolato al premio di maggioranza). Il suo nome scatena polemiche da settimane (anche da sinistra), l'ultimo caso i messaggi on line in cui la madre inneggiava ad Hamas. Ma anche ieri Sala ha difeso Sumaya: «Sono tutte cose che si riferiscono al passato, io mi devo fidare della buona fede di Sumaya e di quello che sta facendo. É una figura adatta per dialogare con il mondo musulmano milanese».

Lo sfidante Stefano Parisi ribadisce che prima di autorizzare una moschea chiederà al governo una legge e sostiene che Sala «è superficiale, ed esserlo su questo tema è pericoloso, mi preoccupa. Sumaya è sostenuto dall'Islam politico». Scintille su periferie e vip in giunta.

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