Giù Irap, carburanti e pressione fiscale con un occhio di riguardo al settore della nautica e ai debiti della Pa. La Regione Sardegna si prepara a mettere in campo un nuovo pacchetto di misure ad hoc sul fronte fiscale e di sostegno sociale che abbiano come riferimento imprese, famiglie ed enti locali. Tempi e modi sono tutti tratteggiati nella Finanziaria 2014 - ultimo atto della legislatura targata Ugo Cappellacci - che ha preso forma in queste settimane traducendosi in una manovra da 6,44 miliardi: 5,9 miliardi di risorse proprie in conto competenza, con un decremento in termini assoluti di circa 400 milioni. A questi fondi andranno però a sommarsi assegnazioni statali per 440 milioni a valere sul Fondo Sviluppo e Competitività (FSC), e trasferimenti europei a seguito del previsto avvio della programmazione 2014-2020, stimati in 30 milioni annui.
Quella del 2014 è, infatti, una finanziaria diversa dalle precedenti visto che segna, tra l'altro, l'inizio del nuovo quadro comunitario di sostegno (2014-2020), un'occasione per imprimere una svolta nel sistema economico dell'isola.
Numeri che declinati nella realtà regionale "puntano a tradursi - spiega l'assessore della Programmazione, Alessandra Zedda - in un nuovo modello di sviluppo che condividendo le azioni insieme ai territori ha lo scopo di sfruttare al meglio le potenzialità e le peculiarità di ogni singola area puntando sulle attività produttive e sul capitale umano. Grazie all'idea di sviluppo condivisa con il presidente Cappellacci - ha aggiunto - stiamo programmando il futuro della nostra isola focalizzandoci su settori strategici come agroalimentare, blue economy, green economy, manifatturiero e turismo. Progetti che, oggi più che mai, non possono prescindere da una fiscalità di vantaggio che deve necessariamente arrivare dalla Zona franca integrale". Una scelta che una volta attuata allineerebbe la Regione a zone come Campione d'Italia o Livigno permettendo un'autonomia fiscale che potrebbe aiutare non poco l'economia sarda in difficoltà.
Ed è proprio sul fronte fiscale che si concentra, in Finanziaria, lo sforzo regionale a favore delle imprese. In primis, prevedendo anche per quest'anno la riduzione dell'Irap (-70%), poi con novità come le compensazioni Imu, il bonus sulle accise dei carburanti e le revisioni di aliquota Iva. "Inoltre - spiega Zedda - abbiamo riproposto le agevolazioni fiscali per le imprese, stanziando 5 milioni in tre anni (un milione di euro per il 2013 e 2 milioni nel 2014 e 2015) per favorire, attraverso le operazioni di cessione pro-soluto, la riscossione dei crediti certificati vantati nei confronti della Regione e delle amministrazione regionali per forniture, appalti e prestazioni professionali". Di cosa si tratta? È una forma di cessione del credito che l'impresa creditrici mette in atto con un soggetto terzo (banche o finanziarie) e che gli consente di ottenere l'incasso immediato dei propri crediti annullando i contenziosi con l'ente debitore. In questo caso, il contributo regionale agli operatori economici per il rimborso dei costi finanziari della cessione è stato fissato al 65% degli oneri sostenuti per singola operazione, fino ad un massimo annuale di 10.000 euro, raggiungibile anche cumulativamente con più operazioni di cessione.
Quanto agli altri interventi di sviluppo, la manovra si articola attraverso alcune azioni prioritarie concentrate su una dozzina di stanziamenti: il Fondo per l'occupazione da 45 milioni, quello per lo sviluppo e la competitività da 60 milioni, quello per la non autosufficienza da 203 milioni, il Fondo Unico per gli enti locali da 580 milioni, e il Fondo per le Università da 22 milioni. Il fondo di sviluppo e coesione prevede poi 1,2 milioni: 335,6 milioni per interventi di viabilità, 243 milioni per interventi sulle strutture sanitarie, 147 milioni per l'edilizia universitaria, 130 milioni per lo sviluppo locale, 121,6 per il settore idrico integrato, 107 milioni per le bonifiche e assetto idrogeologico, 58,6 milioni per aeroporti e porti, 31,5 milioni per gli edifici scolastici e 18 milioni per l'impiantistica sportiva.
"L'obiettivo è quello di concludere positivamente la legislatura - spiega il presidente Ugo Cappellacci - per garantire il completamento dei programmi di sviluppo e gli investimenti portati avanti in questi anni: le opere cantierabili, gli interventi straordinari delle politiche per il lavoro, la riqualificazione delle principali infrastrutture (come la Sassari - Olbia) e i trasferimenti per fronteggiare le emergenze sociali e sanitarie. Le strategie di rilancio prevedono politiche per lo sviluppo, sociali e di revisione della spesa con la riduzione del disavanzo. Il tutto tenendo in debita considerazione i vincoli imposti dal Patto di Stabilità che impone un'ulteriore riduzione di 105 milioni sul plafond degli impegni e dei pagamenti".
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