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«Mancini ha già vinto. Questa è un'occasione irripetibile»

Solo Milan nel ’92-93 e Juve la scorsa stagione hanno raccimolato in 15 giornate un vantaggio più cospicuo. Ma Moratti invita alla prudenza

Massimo Bianchi

da Firenze

Che quello in corso sia un campionato anomalo trova tutti concordi. Orfana della Signora, con un Milan penalizzato per classifica ed infortuni, stritolata dallo strapotere della Beneamata, la stagione sembra già decisa. Sembra. Perché tra gli addetti ai lavori qualcuno ancora spera nell’impossibile ribaltone. Da Coverciano, dove la federazione li ha riuniti per l'assegnazione della «Panchina d'oro» esce dunque uno scontato plebiscito. A favore di Roberto Mancini e della banda nerazzurra. Lui, il Mancio, non parla: scaramanzia. Anche Ancelotti tiene la bocca supercucita. Ma da Lippi a Gentile, da Rossi a Spalletti, passando per Donadoni, Deschamps, Cosmi, Giampaolo, Colantuono, Zaccheroni e la rivelazione Marino la convinzione è una sola: questo campionato l'Inter può solo vincerlo.
Delio Rossi, l'uomo dell'ultima spinta in avanti, è addirittura categorico: «Campionato già finito? Secondo me non è neppure iniziato», la risposta provocatoria. Perché «l'Inter era la più forte in estate ed è rimasta tale. Per gli altri la consolazione di un posto in Europa». L'altra sponda della capitale ha la voce di Luciano Spalletti: «L'Inter ha buone probabilità di successo finale. Devo dire bravo a Mancini per la capacità di gestire così tanti campioni. Noi dobbiamo metabolizzare il risultato del derby e guardare avanti, cercando di creare qualche difficoltà a chi ci precede. La strada è lunga, spero ancora in una chance».
Dice Lippi: «L'Inter è senza dubbio la squadra più forte e il campionato è chiaramente indirizzato verso una conclusione. Logica. Manca la Juve, ma anche la Juve attuale, col suo mix di campioni collaudati e giovani emergenti, non avrebbe potuto competere alla pari con i nerazzurri. Alle loro spalle vedo Lazio ed anche Milan e Fiorentina, pronte a rientrare in gioco per il traguardo europeo». Zaccheroni ha appena stoppato il Milan: «Questo scudetto lo può solo perdere l'Inter, la corsa è a due, con i giallorossi. Ma Spalletti corre ad handicap. Poi vedo Palermo, Lazio e un recupero di Milan e Fiorentina». Leggermente scettico Gentile: «Ci sono precedenti di recuperi incredibili nei finali di stagione che obbligano Mancini a tenere sempre alta la concentrazione. Di certo l'Inter è la grande favorita anche perché dispone di un organico nettamente superiore rispetto alle concorrenti». Secondo Donadoni «dire che i nerazzurri hanno già un altro scudetto cucito sulla maglia è riduttivo: meglio dire che la squadra di Mancini è la logica favorita di questa stagione».
Didier Dechamps non è direttamente interessato al problema: «Sì, vincerà l'Inter, ancora». Colantuono, Giampaolo, Cosmi non hanno dubbi: si giocherà solo per un piazzamento che apra la strada verso le coppe. Perché l'Inter «non può gettare al vento una occasione irripetibile». A chiudere la carrellata un esordiente, Marino, col suo Catania abbarbicato al quarto posto «dove si sta da dio. Il problema sarà continuare. L'Inter è di un altro pianeta.

Alle spalle della coppia di testa voto Palermo e Lazio, ma credo anche in un recupero del Milan quando Ancelotti svuoterà l'infermeria».

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