Roma

Metro B1, in due anni già 14 mesi di ritardo

Metro B1 avanti adagio, quasi indietro. Al momento i cantieri nel II Municipio sarebbero indietro di ben 14 mesi sulla tabella di marcia. Su quasi due anni di lavori, un ritardo da fare invidia alla mitica Penelope. Mondiale. La denuncia parte dal comitato commercianti di viale Eritrea ed è confermata da Forza Italia. Che i cantieri di Romametropolitane non siano fortunatissimi con i ritrovamenti archeologici non è una novità. Ma nel caso della B1 ci si pone la domanda: che razza di ruderi possono esserci nel sottosuolo di una zona come viale Libia che era al più un terreno da pascolo fino a un secolo fa?
I primi cantieri per lo spostamento dei sottoservizi risalgono a giugno 2005. Sessanta mesi i tempi previsti per l’opera. A rivelare oggi lo stato dell’arte, è Silvestro Tarragoni, presidente dell’associazione commercianti di viale Eritrea: «Abbiamo avuto un incontro circa un mese fa in II Municipio, insieme ai residenti, con il VII Dipartimento e i dirigenti di Romametropolitane, fra cui l’ingegner Pietro Lattanzi. In quell’occasione abbiamo appreso del ritardo di 14 mesi sui lavori. La cosa ci è stata confermata in un successivo incontro direttamente con l’assessore Calamante in via Capitan Bavastro. Ci hanno proposto l’ampliamento dei cantieri per recuperare parte del tempo perduto». E voi? «Ci siamo detti assolutamente contrari, a meno di non ricevere in cambio un indennizzo dal risparmio sulle penali. Niente da fare, la risposta». Ma i motivi del ritardo? «Ci è stato detto che è stata la Soprintendenza a chiedere nuovi carotaggi nell’area cantiere. Cosa per noi inspiegabile, visto che i precedenti carotaggi erano stati fatti ogni 5-10 metri. Sotto la superficie stradale d’altra parte, me lo conferma pure mia figlia, geologa di professione, c’è soprattutto terra di riporto. Che problemi ci possono essere per gli scavi?». A confermare l’impasse dei cantieri, è pure la consigliera di Forza Italia Daniela Chiappetti, già assessore alla mobilità nella precedente consiliatura: «Nell’assemblea pubblica sulla Metro B1 al II municipio, un mese fa, Romametropolitane ha ammesso di essere parecchio indietro sui tempi. I motivi? Difficile saperne qualcosa. Un po’ c’entra pure il cambio della guardia al II. Noi dell’opposizione siamo tenuti all’oscuro di tutto».
Pure la maggioranza nel II, però, è tutt’altro che soddisfatta della piega delle cose. A riprova un paio di settimane fa, il 20 marzo, i capogruppi di Moderati per Veltroni, Lista Civica, Verdi per Veltroni e Rc hanno approvato un ordine del giorno contrario alle varianti di progetto a piazza Annibaliano e al tunnel di collegamento a viale XXI aprile.

Nell’ordine del giorno si legge testualmente: «Secondo quanto riferito da Romametropolitane una serie di fattori tecnici ed eventi imprevisti hanno determinato un notevole ritardo nei lavori rispetto al cronoprogramma; ciò, sempre secondo Romametropolitane, comporta la necessità di ulteriori modifiche del progetto tali da permettere il superamento di ostacoli individuati nell’esecuzione dell’opera».

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