Barbara Silbe
Lo spazio polivalente Forma Meravigli ha riaperto in grande stile dopo qualche mese di chiusura. La mostra che ha dato il via a una nuova stagione di cultura fotografica nel cuore di Milano è dedicata a uno dei più grandi maestri italiani: Mario Giacomelli. I paesaggi e le fotografie astratte dell'artista di Senigallia scomparso nel 2000, sono raccolte in galleria fino al 18 novembre per un racconto in bianco e nero che riassume la visione dell'autore sulla sua terra, le Marche. Una geografia indomita, infinita, che per l'intera carriera lui ha inquadrato instancabile con quello stile che sapeva trasformare la materia in immaginazione.
Il titolo della retrospettiva è «Mario Giacomelli: da un caos all'altro» quasi a voler sottolineare come, attraverso la sua personalissima visione onirica, l'autore ricollocasse segni, gesti, geometrie della natura nel momento stesso dello scatto e, in un secondo tempo, nella delicata fase di stampa, restituendoci opere sorprendenti. Il suo lontano mondo rurale era evocativo, ancestrale, affidato all'esasperazione dei contrasti come ogni luogo dove fermarsi a pensare. In campagna documentava il rapporto stretto fra uomo e natura, tra i bisogni e la fatica, tra le leggi che governavano la natura e la vita stessa. Un perenne viaggio nella riscoperta di spazi visivi dove poter sfogare le sue inquietudini, dove affamato andava alla ricerca di mondi interiori, i suoi o i nostri. Ordine dal caos, appunto, che in certe sue ricerche diventò pura astrazione, in un continuo dialogare.
Questo primo appuntamento autunnale è a ingresso gratuito.
Introduce alle nuove proposte verso la fotografia che Fondazione Forma ha presentato: esposizioni, corsi di formazione e didattica, incontri con gli autori, proiezioni, proposte editoriali e, in più, una speciale attenzione al mondo del collezionismo. Tutto sempre in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano MonzaBrianza Lodi e Contrasto (info: 02.58118067, www.formafoto.it).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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