Giannino, il risto-vip sceglie piazza Duomo

Il locale preferito da sportivi e nomi dello spettacolo cambia bandiera gastronomica: da simbolo della milanesità a specialità napoletane

Una mondana festa in stile televisivo, tra canti e balli di allegre showgirl, ha siglato due sere fa la chiusura di uno dei ristoranti più famosi di Milano. Il noto «Giannino» di via Vittor Pisani ha abbassato la claire per una sostanziale ristrutturazione e riaprirà in primavera con un concept differente, rivolto soprattutto al turismo straniero. Ma per l'inizio di Expo 2015 lo storico marchio di ristorazione (fondato nel lontano 1899) si trasferirà sotto le guglie della cattedrale, in piazza Duomo angolo via Silvio Pellico al piano terra di una ex banca confinante con una farmacia.

Nuova location e diverso menù: addio ai piatti di tradizione meneghina, dal riso giallo alla cotoletta, per abbracciare la gastronomia napoletana in un tripudio di pizza, mozzarella e dolci babà. È veramente la conclusione di un'epoca gourmet, nonché il tramonto di uno spicchio di costume cittadino. In una Milano dove ormai tutti i giorni si inaugura un locale, sotto l'effetto «dopante» della rassegna universale, ha provocato un certo stupore l'accordo siglato da Lorenzo Tonetti, patron e uomo immagine di «Giannino», con la holding F&C.

Questo gruppo di ristorazione è già presente nel capoluogo lombardo con tre strutture commerciali: «Fresco & Cimmino» in via Foscolo, «Astoria» in viale Montenero e il recente «Camillo Benso» di piazza Cavour. Il futuro ritrovo al cospetto della Madonnina porterà con sé il nome «Giannino», sarà gestito da Lorenzo Tonetti e aprirà a fine aprile in una veste rinnovata ma con l'impegno di sempre. Non sappiamo se sarà ancora frequentato da personaggi del mondo dello spettacolo, bomber, procuratori, veline e soubrette, ma certo diventerà il quartier generale del tifo partenopeo. Da sottolineare infatti il commento dei due titolari della F&C, tifosi sfegatati del Napoli, che si augurano di poter celebrare in piazza Duomo i futuri successi della loro squadra del cuore. Praticamente una piccola Fuorigrotta a due passi dalla Scala.

La vera novità è quindi il cambiamento di bandiera fuori dal locale «Giannino», per lunghi anni tavola «ufficiale» del calciomercato, con trattative frenetiche davanti a una cotoletta, nonché vivace sede «notturna» del Milan, fornita pure di saletta privè per amministratori, ospiti e presidente.

In molti ricordano le cene luculliane di Adriano Galliani nel tentativo di un clamoroso ingaggio last minute, e soprattutto le serate del Cavaliere per festeggiare in buona compagnia le vittorie rossonere nello stadio di San Siro. Tempi passati.

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