Cronaca locale

"È mia, voglio ucciderla". L'orrore dell'eritreo sulla sposa "comprata"

Il 36enne ha accoltellato la connazionale che gli era stata promessa in sposa perché si era opposta alle nozze combinate. Il gip: "In Italia pratica aborrita, è tentato omicidio"

"È mia, voglio ucciderla". L'orrore dell'eritreo sulla sposa "comprata"

Aveva "un'autentica ossessione" per quella donna e sarebbe riuscito a seguire "i suoi spostamenti" anche grazie "alla complicità della famiglia di origine della ragazza con la quale era stato concordato il matrimonio". Lo scrive il gip di Milano Fiammetta Modica nell'ordinanza con cui ha convalidato l'arresto e disposto il carcere per l'eritreo di 36 anni che, sei giorni fa, ha accoltellato una connazionale in Piazza della Repubblica, a Milano.

"Era ossessionato"

Il rifiuto alle nozze combinate. Tanto è bastato ad accendere la furia del 36enne che, lo scorso 17 agosto, si accanito con una lama sulla giovane. L'eritreo - come si legge nel provvedimento che ha accolto le richieste del pm Grazia Colacicco, rilanciato dall'Ansa - non aveva accettato "la fine della relazione e il rifiuto della donna", che nell'accordo tra le famiglie era "promessa a lui in matrimonio", di raggiungerlo in Germania, dove il 36enne viveva da 6 anni. Dopo essere arrivato a Milano e averla trovata mentre "dormiva con alcuni connazionali" in un parchetto vicino Piazza della Repubblica l'ha aggredita con un coltello da cucina. "Anche dopo l'intervento della polizia - si legge agli atti - l'uomo avrebbe continuato a fissare la donna con il chiaro intento di volersi scagliare su di lei".

L'accusa di tentato omicidio

Durante l'interrogatorio di convalida del fermo, l'eritreo ha dichiarato di aver inviato, in passato, alla ragazza "il denaro a lei necessario per pagare le persone che dovevano farla arrivare fino in Europa" - circa 15mila euro - mentre lui "si era regolarizzato con il soggiorno in Germania". Quanto alla circostanza dell'aggressione, invece, il 36enne ha detto di "aver perso il controllo" di fronte al "rifiuto" della giovane di andare a vivere con lui. Uno dei testimoni dell'aggressione, sentito dagli inquirenti, ha riferito che l'uomo quel mattino avrebbe gridato ai presenti testuali parole:"levatevi, perché la voglio uccidere". Per il gip la condotta del 36enne, accusato di tentato omicidio, non può "sicuramente essere parametrata a modelli culturali diversi" perché vive da anni in uno Stato dove è stata "ampiamente raggiunta la parità di genere e dove i matrimoni combinati sono aborriti come pratica retriva".

L'aggressione

La violenta aggressione si è consumata attorno alle ore 8 di mercoledì mattina, 17 agosto, in Piazza della Repubblica. Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, tra il 36enne e la ragazza ci sarebbe stato un litigio dai toni infuocati. Durante la discussione, l'uomo ha estratto una lama da cucina dai pantaloni e si è scagliato sulla donna. La vittima è stata ferita con due coltellate: una le ha lesionato un polmone.

Soccorsa con un'ambulanza del 118, la giovane è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico al Fatebenefratelli di Milano.

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