La Corea del Nord lancia un nuovo missile, Trump "Siamo con il Giappone"

È il primo lancio del Nord dall’insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti. Giappone: "Assolutamente intollerabile”. Usa: "Con il nostro alleato al 100%"

La Corea del Nord lancia un nuovo missile, Trump "Siamo con il Giappone"

La Corea del Nord ha lanciato un missile balistico nella sua prima grande prova di forza dall’insediamento di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti. I dettagli sul sistema d’arma testato sono scarsi: dovrebbe essersi trattato di un missile a medio raggio. Un sistema IRBM ha un raggio utile compreso dai 3.000 ai 5.500 chilometri

Secondo il Ministero della Difesa della Corea del Sud, il missile sarebbe stato lanciato dalla base di aerea nella regione occidentale del Banghyeon, nella provincia Settentrionale del Pyongang. Il presunto missile Rodong/Nodong lanciato ad angolo ripido, ha raggiunto l'altezza di 550 km e ha coperto una distanza di 500 chilometri prima di schiantarsi nel Mar del Giappone. Si resta in attesa di conoscere l’analisi di Washington. Il Comando Strategico ha individuato e monitorato il test in tempo reale. La base Banghyon è la stessa utilizzata dalla Corea del Nord per lanciare i missili Musudan.

Nel corso di una conferenza stampa congiunta organizzata in fretta, Stati Uniti e Giappone hanno condannato l’ennesima provocazione della Corea del Nord.

Per il primo ministro giapponese Shinzo Abe, l’ultimo lancio missilistico di Pyongyang è “assolutamente intollerabile”.

Gli Stati Uniti – ha commentato Donald Trump, assicurando sostegno e determinazione nei confronti dell’alleato – sono con il Giappone al 100%.

A margine della breve conferenza, il leader giapponese, attualmente in Florida, ha letto una breve dichiarazione in cui “si invita la Corea del Nord a rispettare pienamente le pertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite”.

Il Giappone starebbe valutando l'installazione del sistema THAAD, Terminal High Altitude Area Defense o THAAD, che sta attualmente sorgendo in Corea del Sud. Sebbene efficace, l'asset palese limiti simmetrici dovuto al suo raggio di intercettazione di 120°.

Si tratterebbe del primo test dell’anno della Corea del Nord. StratCom rileva che in nessun momento il missile di Pyongyang ha rappresentato una minaccia per gli alleati nella regione.

Per Ministero degli Esteri di Seoul, il test “sarebbe l’ennesimo tentativo del Nord di dimostrare al mondo le raggiunte capacità nucleari e missilistiche, in violazione esplicita alle risoluzioni delle Nazioni Unite”.

“Questo dimostra la natura irrazionale del regime di Kim Jong Un, fanaticamente ossessionato dal suo programma di sviluppo nucleare e missilistico”.

La politica di Trump per l’Asia potrebbe differire dalla precedente linea dell’amministrazione Obama. Quest’ultima si basava su pressioni diplomatiche e sanzioni economiche contro soggetti ed enti del regime. Salito al potere nel 2011 dopo la morte del padre, Kim Jong Un ha ridato nuova linfa ai programmi missilistici e nucleari del paese. Nel 2016, Pyongyang ha effettuato due test nucleari e lanciato più di trenta missili sperimentali. Nonostante le risoluzioni delle Nazioni Unite, la Corea del Nord continua a sviluppare il processo di standardizzazione delle testate nucleari da imbarcare sui missili strategici.

Corea del Nord: test annunciato nel discorso di fine anno

Nel discorso audio di fine, il leader nordcoreano Kim Jong Un annunciava alla nazione un nuovo test missilistico.

“Abbiamo raggiunto la fase finale dello sviluppo del nuovo missile balistico intercontinentale. I nostri scienziati hanno compiuto enormi progressi nella ricerca e nello sviluppo di armi all’avanguardia che rafforzeranno le nostre capacità di difesa. Il formidabile esercito della Corea del Nord è in grado di annientare qualsiasi nemico decidesse di invaderci. Continueremo a sviluppare le nostre capacità militari per fronteggiare la minaccia dei vassalli degli Stati Uniti. Le nostre capacità preventive sono una risposta alle esercitazioni di guerra che gli Stati Uniti mettono periodicamente in scena nella nostra regione. La posizione politica e militare del socialismo sarà ulteriormente cementata come una fortezza invincibile”.

Quello che sembrava essere uno dei tanti discorsi celebrativi di Kim Jong Un, ha suscitato particolare attenzione. Pyongyang, negli ultimi anni, ha salutato le feste nazionali effettuando test nucleari o lanciando missili balistici. Il Nord ha condotto test nucleari nel 2006, 2009 e nel 2013. Il quarto test nucleare si è svolto lo scorso anno, due giorni prima il compleanno di Kim. Il quinto test è avvenuto a margine delle manifestazioni per il 68° anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Democratica di Corea e pochi giorni dopo il vertice economico del G-20 in Cina. Il lancio di poche ore fa, sarebbe avvenuto per l'inizio delle celebrazioni dell’anniversario di nascita del defunto padre del leader Kim Jong Un, Kim Jong Il.

Il missile Rodong

Il Rodong/Nodong, evoluzione della classe Scud progettata in era sovietica, è un missile balistico a singolo stadio a propellente liquido. Lanciato da rampe mobili, è considerato una delle principali minacce nell’arsenale della Corea del Nord, seppur con alcune limitazioni ereditate dalla codifica originale del progetto, come il rifornimento in fase di pre-lancio che lo espone alla rilevazione satellitare. Pyongyang dovrebbe possedere tra i 250 ed i 350 missili classe Nodong.

E’ stato identificato per la prima volta dalla CIA nel 1990: i progetti, secondo i servizi segreti occidentali, sarebbero stati acquisiti da Iraq ed Egitto per gli Scud-B e dalla Cina per gli Scud-C. Il suo carico utile è stimato in mille kg.

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