La Grecia vieta gli eventi pubblici, ma è scontro con la Chiesa ortodossa

La Chiesa ortodossa continua a celebrare le messe, mentre il governo greco, per scongiurare contagi da coronavirus, vieta gli assembramenti

La Grecia vieta gli eventi pubblici, ma è scontro con la Chiesa ortodossa

In Grecia, il governo sta attuando restrizioni sempre più rigide al fine di contenere il dilagare del coronavirus, attuandole per il momento soltanto nelle zone del Paese in cui sono stati individuati soggetti infettati dal Covid-19. Lo stop agli assembramenti, alle attività scolastiche, agli eventi sportivi e teatrali è stato appunto imposto finora agli abitanti dell’isola ionia di Zacinto e delle regioni dell’Acaia e dell’Elide, situate nell’ovest del Peloponneso.

Tali provvedimenti sono stati adottati da Atene, riferisce Voice of America, dopo che le persone affette da coronavirus in territorio ellenico sono quasi triplicate negli ultimi giorni. Molte di queste sarebbero cittadini rimpatriati dopo viaggi in Israele e in Egitto. A detta delle autorità, fa sapere l’emittente, vi sarebbe il rischio che il quindici percento della popolazione greca finisca infettato dal morbo.

Di conseguenza, constatata la gravità della minaccia, l’esecutivo ha iniziato a imporre a sempre più cittadini la permanenza a casa, rischiando però di andarsi a scontrare con la Chiesa ortodossa, una delle istituzioni più potenti e rispettate della nazione.

I vertici ecclesiastici, sottolinea l’emittente, hanno infatti assunto letteralmente un atteggiamento di sfida nei riguardi dei diktat precauzionali emanati dall’esecutivo e dalla comunità medico-scientifica. La Chiesa si è infatti finora rifiutata di chiudere ai fedeli i luoghi di culto presenti nel Paese e di sospendere le celebrazioni religiose, malgrado il divieto di assembramenti e di manifestazioni pubbliche attualmente in vigore in alcune regioni della Grecia.

Le autorità ortodosse non hanno quindi ordinato ai sacerdoti di smettere di dire Messa e di impartire la comunione ai partecipanti alle funzioni, anche se, fa sapere il network Usa, i vescovi greci avrebbero deciso di riunirsi nei prossimi giorni proprio per discutere le contromisure al dilagare del coronavirus.

Ad alimentare la preoccupazione delle istituzioni sanitarie, rimarca l’organo di informazione statunitense, è, oltre alla grande partecipazione di fedeli alle messe di avvicinamento alla Settimana santa, il fatto che starebbero dando il “cattivo esempio”, partecipando alle messe-focolai, le massime cariche dello Stato.

Ad esempio, denuncia Voice of America, il presidente della repubblica in persona e numerosi ministri avrebbero presenziato alle ultime funzioni religiose domenicali, inducendo automaticamente i semplici cittadini a sottovalutare la gravità della situazione e il fatto che le messe siano dei pericolosi incubatori del Covid-19.

La Grecia, qualora dovessero continuare gli affollamenti nelle chiese e in altri spazi pubblici, rischia, puntualizza l’emittente Usa, di

ritrovarsi con migliaia di ricoverati in terapia intensiva, con conseguente collasso di un sistema sanitario drammaticamente a corto, per effetto di anni di tagli e di austerità, di macchinari per la ventilazione artificiale.

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