"Entro il 2025 gli Usa avranno un esercito robot"

Entro il 2025 tra le file dell'esercito Usa faranno il loro ingresso i “robot da combattimento”. A rivelarlo è una spia britannica

"Entro il 2025 gli Usa avranno un esercito robot"

“Tra le file dell’esercito americano – nel 2025 – vedremo più robot che soldati”. La paternità di questa affermazione, che sembra uscire dalle pagine di Isaac Asimos, il papà della fantascienza, è ascritta ad una spia inglese. Lo 007 in questione si chiama John Bassett ed ha lavorato per l’agenzia di spionaggio brtannica GCHQ per quasi due decenni. “Le armi robotiche intelligenti saranno una realtà”, ha rivelato l’uomo a Daily Express.

Quando parla di armi robotiche, Basset, non si riferisce solo ai droni o alle navi automatiche – per altro già in uso sia nelle forze di marina ed areonautica statunitensi – ma anche a veri e propri “robot da combattimento” destinati a surrogarsi all’uomo nelle operazioni di terra.

Proprio così, sembra che tra una decina di anni, saranno delle unità cibernetiche a fare da “boots on the ground” nei teatri di guerra.
“Big dog”, il grande cane, è già realtà. Si tratta di un robot terrestre che cammina, corre, si arrampica e viene impiegato per il trasposto di carichi pesanti su terreni troppo impervi da esser percorsi da veicoli tradizionali. Il prodigioso quadrupede dinamico ha visto la luce, nel 2005, nei laboratori della Boston Dynamics – interamente partecipata dal colosso Google Inc. – ed è stato finanziato dall’agenzia governativa Defence Advanced Research Project Agency (Darpa). “Il più ambizioso robot con le gambe del mondo”, così come lo hanno definito i suoi ideatori, è progettato per trasportare 154 chilogrammi a circa 5 chilometri orari, attraverso terreni accidentati e per pendenze fino a 35 gradi e, sinora, pare non abbia ancora calcato alcun teatro operativo, rimanendo “confinato” nel deserto del Mojave, in California, dove è stato testato per la prima volta.

Sul sito della Boston Dynamics, oltre al quadrupede cibernetica, star indiscussa della società di ricerca di sviluppo tecnologico, c’è una vasta gamma di modelli. Nel menu a tendina, su tutti, cui spicca Atlas: robot umanoide ad alta mobilità, progettato anche lui per affrontare terreni aspri, ma non solo. Oltre a trasportare e sollevare zavorre, come Big dog, Atlas è anche in grado di articolare le mani e manipolare gli oggetti quasi come fosse un essere umano. Diverse copie di questo androide semi-umano sono state fornite al governo americano e c’è chi giura che sarà proprio lui a “pensionare” nel 2025 i “vecchi” soldati.

La futura “rivoluzione robotica”, pensata per ridurre il scarificio dei

militari e aumentare la competitività dell’esercito, da un lato, potrebbe – come già accade con i droni – determinare un aumento del costo umano per quei paesi che subiranno l’offensività delle armi di nuova generazione.

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