Nel nostro piccolo mondo alla rovescia gli sbarchi continuano e il governo punta a cambiare il memorandum con la Libia in stile libro dei sogni. A riportarlo alla realtà ci penserà oggi il ministro dell'interno di Tripoli, Fathi Bashaga, che incontrerà a Roma il suo omologo Luciana Lamorgese ed il responsabile degli Esteri, Luigi Di Maio. «Le richieste libiche saranno di potenziare la Guardia costiera oltre che fornire i radar per controllare le partenze dei gommoni dei trafficanti intercettando i migranti», spiega una fonte del Giornale. Il contrario delle proposte delle anime belle di sinistra e delle Ong, che vorrebbero eliminare l'appoggio alla Guardia costiera. «Poi chiederanno un aiuto concreto nella gestione dei centri di detenzione dei migranti dove però sono rimaste al massimo 4mila persone» osserva la fonte. Il governo si sporcherà le mani o darà ascolto alla sirene dei talebani dell'accoglienza, che propagandano la linea dura?
Nel frattempo la nave Open arms dell'omonima ong spagnola ha sbarcato ieri a Pozzallo altri 363 migranti. Fra questi ci sono 57 minori o presunti tali perché molti si dichiarano vicini alla maggiore età per poter rimanere in Italia.
Sabato il leader della Lega, Matteo Salvini, aveva annunciato che era stato coinvolto in una nuova inchiesta per l'ennesimo arrivo di migranti lo scorso 20 agosto proprio a bordo di Open arms. «Qualche giudice fa politica nel nome di un partito. Andremo avanti, un altro processo. La stessa Ong sta facendo sbarcare in Italia più di 300 immigrati, per la gioia dei trafficanti di esseri umani», ha attaccato Salvini. I numeri del Viminale dimostrano un aumento di oltre il 600% degli arrivi nel mese di gennaio. Nel 2020, con il governo Conte 2, sono sbarcati 1275 migranti. Lo stesso periodo del 2019 ai tempi del Conte 1 erano stati registrati 202 arrivi. «Pd e compagni hanno riaperto porti e portoni, per la gioia di scafisti e trafficanti», sostiene Salvini.
Da ieri il memorandum italo libico è automaticamente rinnovato per tre anni, ma fin da novembre gli italiani hanno chiesto di rivedere alcuni aspetti. Il vice ministro degli Esteri Marina Sereni spiega il libro dei sogni, alla vigilia della visita di Bashaga: «C'è molto da cambiare sul terreno del rispetto dei diritti umani, sulle caratteristiche e la formazione del personale impegnato nei salvataggi e nella gestione dei centri di detenzione, sulla possibilità che le organizzazioni non governative e le Agenzie internazionali presenti in Libia possano svolgere il loro ruolo».
Il governo di Fayez al Serraj ha ben altre priorità come le preparazioni militari di una possibile controffensiva contro le truppe del generale Khalifa Haftar, che assediano Tripoli grazie ai consiglieri turchi e ai giannizzeri siriani importati da Ankara. Un'operazione dettata dalla chiusura dei pozzi petroliferi da parte di Haftar.
Da Vienna arriva un richiamo forte alla realtà grazie al cancelliere Sebastian Kurz, che il Pd aveva incensato dopo l'abbandono dei populisti e l'alleanza con i verdi. Il giovane politico austriaco spara bordate senza precedenti sull'operazione Sophia fortemente voluta dall'Italia.
«È un trucco trasparente voler dare nuova vita alla missione sotto le mentite spoglie dell'embargo agli armamenti. - spiega al domenicale tedesco Welt am Sonntag - In fondo Sophia è stata soprattutto una missione di salvataggio che per migliaia di migranti illegali diventava un biglietto d'ingresso per l'Europa».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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