Intervistato dalla “Cnn” il dottor Zhong Nanshan, medico cinese noto per aver affrontato e combattuto la Sars nel 2003 ed ora consulente del suo governo nazionale, parla di quanto accaduto in Cina e di cosa debba ancora aspettasi il resto della popolazione mondiale. Secondo Nanshan, infatti, sarà necessario aspettare anni prima di poter avere un vaccino davvero efficace, mentre nel frattempo il Coronavirus tornerà molto probabilmente a diffondersi.
Parlando del proprio Paese, il medico ha spiegato che la vita dei cittadini del gigante asiatico sta lentamente tornando alla normalità, anche se nelle ultime settimane si sono registrati dei cluster ( piccoli focolai) a Wuhan e nelle province nord-orientali di Heilongjiang e Jilin. Si tratta, secondo il dottore, di un fatto purtroppo normale.“La maggior parte dei cinesi al momento è ancora suscettibile all'infezione da Covid-19, a causa di una mancanza di immunità", ha infatti spiegato Nanshan. "Stiamo affrontando una grande sfida, al momento non ci troviamo in una situazione migliore rispetto agli altri paesi stranieri", ha aggiunto.
Conosciuto in tutto il mondo come “l'eroe della Sars”, il dottor Nanshan si è trovato in prima linea anche nella lotta contro questa nuova malattia, il Sars-Cov-2. Lo scorso 18 gennaio, in piena crisi dunque, Nanshan era stato fra i primi a visitare Wuhan: qui medici ed ex studenti di medicina gli avevano spiegato che la situazione era più grave rispetto a quanto comunicato dalle fonti ufficiali. “Le autorità locali non volevano dire la verità in quel momento", ha dichiarato il medico. "All'inizio hanno taciuto, ma io mi sono detto che probabilmente avevamo un numero maggiore di persone infette". A destare maggiormente i sospetti del dottor Nanshan, il fatto che per ben dieci giorni a Wuhan non erano stati dichiarati nuovi casi di contagio (rimasti a 41), mentre negli altri paesi l'epidemia dilagava. “Non credevo a quel risultato, quindi ho continuato a chiedere: dovevano darmi i dati reali", ha raccontato. Poi la scoperta, avvenuta il 20 gennaio. A Wuhan c'erano già 198 casi, con 3 morti e 13 operatori sanitari contagiati. Da qui il dialogo con il presidente Li Keqiang e la decisione di chiudere la città.
Nessun tentativo di nascondere la verità al mondo, ha insistito il dottor Nanshan. Nel corso dell'intervista, il medico ha voluto precisare che il popolo cinese ha imparato dagli errori commessi durante l'epidemia di Sars, avvenuta ormai 17 anni fa. In quell'occasione, ci fu effettivamente un tentativo di coprire i contagi per qualche mese, ma le conseguenze insegnarono molto alle autorità cinesi. Secondo Nanshan, questa volta invece il governo ha subito deciso di informare gli altri Paesi, così che tutti fossero preparati ad affrontare il Coronavirus.
I numeri degli Stati Uniti, tuttavia, preoccupano molto il dottor Zhong Nanshan. “Ritengo che in alcune zone dell'Europa, forse negli Stati Uniti, i governi pensino che questa malattia sia più o meno come l'influenza. Questo è sbagliato”, ha dichiarato il medico, che ha poi categoricamente respinto la teoria del presidente Donald Trump, secondo cui il Covid-19 sarebbe uscito da un laboratorio cinese. Nanshan ha raccontato di aver subito contattato la dottoressa Shi Zhengli, principale virologo del Wuhan Institute of Virology, per chiedere dei chiarimenti dopo aver udito le accuse mosse dal segretario di Stato americano Mike Pompeo. “Mi ha detto che era assolutamente ridicolo, non aveva mai fatto niente del genere", ha affermato Nanshan, che ha definito Shi una "buona amica". "Mi ha spiegato che in base alle loro attrezzature, strutture e forza lavoro non sarebbero stati in grado di fare nulla, nessun tipo di virus artificiale in questo momento". In seguito alle accuse del governo americano sono state condotte anche delle indagini nel laboratorio di Wuhan, e non è stato trovato nulla, ha voluto rimarcare il dottor Nanshan.
Il principale problema, adesso, è affrontare la malattia, e prepararsi a nuovi focolai. Zhong Nanshan ha dichiarato che al momento sono 3 i vaccini sperimentati in Cina, ma ci vorrà tempo per averne uno davvero efficace. Si parla di anni di attesa.
“Dobbiamo testare ancora e ancora e ancora, usando diversi tipi di vaccini.
È troppo presto per trarre una conclusione su quale tipo di vaccino è adeguato per questo tipo di Coronavirus. Ecco perché suggerisco di aspettare molto più tempo prima di dare l'approvazione finale ad un vaccino”, ha concluso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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