Mondo

Russia, mistero sulla morte di 2 scacchisti uccisi con gas esilarante

Giallo sulla morte di due campioni di scacchi ucraini. La coppia di fidanzati è morta a seguito dell'inalazione di gas esilarante. Ipotesi omicidio

Russia, mistero sulla morte di 2 scacchisti uccisi con gas esilarante

Uccisi dal gas esilarante o, quantomeno, così sembrerebbe. Ha dei contorni incerti e una trama decisamente macabra la morte improvvisa di due giovani fidanzati ucraini, entrambi scacchisti di fama internazionale, ritrovati senza vita nel loro appartamento di Mosca.

Accanto ai loro corpi distesti al pavimento sono state ritrovate delle capsule contenenti ossido di diazoto, meglio noto come "gas esilarante", una sostanza utilizzata in medicina come analgesico/anestetico fin dagli albori del XIX secolo. I due campioni di scacchi, Stanislav Bogdanovic, 27 anni, e Alexandra Vernigora, 18 anni, potrebbero averne inalata una quantità tale da esser loro fatale (In inghilterra, ad esempio, l'ossido di diazoto viene utilizzato dai giovani alla stregua di una droga leggera che provoca il sorriso). Ma non è escluso che qualcuno possa avergliela somministrata intenzionalmente, allo scopo unico di sbarazzarsi della loro presenza. In tal caso, si tratterebbe di un duplice omicidio.

Inizialmente, la polizia di Mosca ha escluso la possibilità di un delitto, motivo per cui i nomi delle due vittime sarebbero stati occultati per alcuni giorni. Tuttavia, secondo la stampa moscovita, esisterebbe un movemente importante che spiegherebbe l'ipotesi del crimine. Stanislav Bogdanovic, originario di Odessa (Ucraina), già vincitore del campionato junores ucraino e di numerosi altri tornei internazionali, si sarebbe aggiudicato il primo premio in una competizione tra Russia e Ucraina, concorrendo per la bandiera dei russi. Tale schieramento avrebbe provocato critiche e risentimenti in entrambi i Paesi, tanto da indurre qualche fanatico nazionalista a compiere il vile delitto.

Il 26enne avrebbe dichiarato più volte, sul suo profilo Facebook, di aver cambiato team per ragioni economiche (i russi lo avrebbero pagato di più) e per gratitudine nei confronti della città che ospitava lui e la sua fidanzata, Mosca. Inoltre, Bogdanovic aveva anche spiegato che disputare tornei da ucraino per i russi avrebbe potuto essere un segnale forte per placare l'astio tra i due Paesi, in combutta dal 2017 nel sanguinario conflitto di Donbass tra l'esercito ucraino e i separatisti filorussi. Fatto sta che, nonostante le buone intenzioni, qualcuno potrebbe non aver gradito il "cambio di bandiera", interpretandolo alla stregua di un voltafaccia. E dunque, si sarebbe sbarazzato della coppia con il gas esilarante.

Al momento, si tratta solo di ipotesi ma gli investigatori non escludono alcuna pista, compresa quella dell'omicidio premeditato.

Commenti