Cronaca locale

Pesta figlio di 12 anni per costringerlo a fare le rapine: arrestato

In manette è finito un 45enne della provincia di Napoli, autore secondo gli inquirenti di 7 rapine, tutte commesse lo scorso mese di gennaio. Se il figlio si rifiutava di aiutarlo, veniva pestato brutalmente

Pesta figlio di 12 anni per costringerlo a fare le rapine: arrestato

Costringeva con la forza il figlio di appena 12 anni ad affiancarlo durante alcune rapine, massacrandolo letteralmente di botte se il ragazzino provava a ribellarsi. Con questa - fra le altre - infamante accusa un 45enne della provincia di Napoli è stato arrestato oggi pomeriggio. A stringere le manette ai polsi dell'orco sono stati i carabinieri delle stazioni di Casoria e di Crispano, che hanno agito su ordine del gip del Tribunale di Napoli.

Secondo quanto riportato dall'Ansa il rapinatore utilizzava il medesimo modus operandi per compiere le sue razzie: si presentava insieme al figlio armato di un fucile a canne mozze e di un coltello e, sotto la minaccia delle armi, si faceva consegnare l'incasso dalle attività che prendeva di mira. Secondo gli inquirenti l'uomo avrebbe messo a segno qualcosa come 7 rapine, tutte concentrate nello scorso mese di gennaio, in una zona compresa fra Crispano, Cardito e Afragola.

Le indagini che hanno portato all'individuazione dell'orco sono partite dalla Procura di Napoli Nord, la quale ha coordinato il lavoro certosino che ha permesso agli investigatori di raccogliere elementi sufficienti per inchiodare il 45enne. I carabinieri si sono avvalsi di immagini di videosorveglianza fornite dalle telecamere, nonché delle testimonianze delle vittime delle rapine, le quali hanno sempre riconosciuto l'indagato come l'autore materiale dei furti perpetrati ai loro danni. Il riconoscimento del 12enne, anch'esso puntualmente presente nei luoghi dove sono avvenute le rapine, ha permesso di chiudere il cerchio delle indagini.

Nel corso di una perquisizione presso l'abitazione del 45enne ad Afragola i militari hanno rinvenuto inoltre il fucile a canne mozze utilizzato per compiere le rapine, il quale a seguito di controlli più approfonditi è risultato essere stato rubato nel maggio del 2019. Oltre a questo i carabinieri hanno trovato anche due bombe, di quelle che si usano solitamente per compiere attentati di stampo terroristico. L'uomo si trova attualmente in stato di detenzione nel carcere napoletano di Poggioreale, dal quale dovrà rispondere, oltre che di maltrattamenti in famiglia, anche dei reati di rapina aggravata, detenzione e porto illegale di armi e ricettazione.

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