Andrea Tornielli
nostro inviato a Travazzano (Piacenza)
«Leconomia ha esplicitamente bisogno delletica» e letica non deve apparire semplicemente come una limitazione degli eccessi delleconomia ma avere «un ruolo costitutivo della prassi economica». Lo ha detto il cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio consiglio per la Giustizia e la pace che ieri sera ha presentato il Compendio della dottrina sociale della Chiesa nel corso del «battesimo» di «Aequalitas», il primo advisor di finanza etica, la banca di affari fondata e presieduta dallonorevole Vittorio Emanuele Falsitta (Fi).
La presentazione è avvenuta nella fortezza di Travazzano, antico castello che sorge nella campagna piacentina. «Aequalitas ha detto Falsitta - deve diventare uno strumento con il quale, attraverso lerogazione del credito e la consulenza professionale, avviare il rinnovamento del mercato: sostenere le imprese italiane che aspirano a incrementare uno sviluppo industriale di qualità, che bilanci impiego di tecnologia e lavoro manuale, così da non deprimere questultimo; che difenda la salute e lambiente e che, indirettamente, aiuti lo Stato a realizzare politiche perequative. Aequalitas collega indissolubilmente affari ed etica, profitto e qualità, responsabilità e solidarietà». Come prima uscita, la merchant bank etica ha voluto non a caso proporre una lettura del «catechismo sociale» della Chiesa, lultimo grande documento approvato da Giovanni Paolo II lo scorso ottobre, che riunisce in un unico testo la dottrina sociale cattolica.
«Nella prospettiva del Compendio ha spiegato il cardinale Martino leconomia, anche come scienza, va pensata come scienza delluomo, e più precisamente come scienza sociale. Al centro della sua riflessione non pone prima di tutto e sopra tutto i beni materiali o economici (cioè suscettibili di apprezzamento, di valutazione a partire dalla loro attitudine a soddisfare i bisogni materiali delluomo), quanto i rapporti sociali (quindi interpersonali, istituzionali
) mediati dai beni economici». Il riferimento alla persona, che «deve essere al centro della ricerca e della prassi economica», esige ha detto ancora il porporato «una considerazione delleconomia in cui letica appaia non con una funzione semplicemente limitativa degli eccessi delleconomia, ma con un ruolo costitutivo della prassi economica e della stessa disciplina. Leconomia ha aggiunto Martino ha esplicitamente bisogno delletica, perché entrambe trovano il loro fondamento e la loro ragion dessere nelluomo». Senza letica, leconomia stessa smarrisce il suo fondamento. Ecco perché, ha spiegato ancora il presidente del Pontificio consiglio Giustizia e pace, «quello del mercato è un problema di governance, cioè di orientamento dinamico e regolamentato da parte di vari soggetti che devono integrarsi tra loro».
Per comprendere quanto concretamente siano declinati questi principi, basta sfogliare il Compendio e leggere, ad esempio, al numero 358, che «i consumatori possono notevolmente influenzare la realtà economica con le loro libere scelte di consumo e di risparmio. La possibilità di influire sulle scelte del sistema economico, infatti, è nelle mani di chi deve decidere sulla destinazione delle proprie risorse finanziarie».
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