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Omicidio Carol Maltesi, niente ergastolo per Davide Fontana, condannato a 30 anni

Lo ha deciso il Tribunale di Busto Arsizio (Varese), escludendo l'aggravante della premeditazione, dei motivi abbietti e le sevizie. L'accusa aveva chiesto la pena massima

A Davide Fontana 30 anni per l'omicidio di Carol Maltesi
A Davide Fontana 30 anni per l'omicidio di Carol Maltesi

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Omicidio Carol Maltesi, niente ergastolo per Davide Fontana condannato a 30 anni

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È stato condannato a 30 anni di carcere Davide Fontana, il 44enne a processo per aver ucciso la 29enne Carol Maltesi, nella sua casa di Rescaldina (Milano) e aver poi disperso i suoi resti, fatti a pezzi, in provincia di Brescia. Lo ha deciso il Tribunale di Busto Arsizio (Varese), escludendo l'aggravante della premeditazione, dei motivi abbietti e le sevizie. L'accusa aveva chiesto l'ergastolo. La sentenza è arrivata dopo sette ore di camera di consiglio.

La delusione dei familiari

Così c'è amara delusione tra familiari e parti civili per la condanna a 30 anni di Fontana. Il delitto risale all'11 gennaio del 2022, quando con un profilo falso creato su OnlyFans, piattaforma dove ogni tanto la vittima pubblicava video durante la pandemia, Fontana ha chiesto un filmino "custom bondage", nel quale la Carol avrebbe dovuto essere completamente legata ad un palo da lap dance, incappucciata e imbavagliata, secondo l'accusa quindi, impossibilitata a difendersi. Il 44 enne l'ha quindi colpita a martellate in testa e poi sgozzata, Ha sezionato il cadavere in 18 parti, riposti in un congelatore acquistato su Amazon fino a fine marzo, quando ha tentato prima di bruciare i resti con un barbecue e alla fine li ha abbandonati nel Bresciano.

Il depistaggio

Per settimane, usando il cellulare della giovane, aveva risposto ai messaggi di parenti e amici, fingendosi lei. Secondo la Procura l'uomo ha agito per motivi legati alle scelte della donna: Carol gli aveva da poco confidato di aver deciso di trasferirsi a Verona, per stare più vicino al suo bimbo, avuto da una precedente relazione. La difesa lo ha invece escluso, chiedendo il riconoscimento delle attenuanti generiche dopo la confessione di Fontana. Durante l'udienza di oggi sono stati ridimensionati anche i risarcimenti: assegnati 180mila euro al figlio, 20mila al padre del bimbo e 100mila euro ai genitori.

La zia: "È una vergogna"

"È una vergogna, mia nipote l'ergastolo lo ha avuto a vita, così come sua madre e il mio nipotino". Sono le parole della zia di Carol, Anna, al termine del processo. "Lascio tutto nelle mani di Dio, è una vergogna - ha ribadito tra le lacrime - ci aspettavamo l'ergastolo, anche se a mia sorella non interessava, perché tanto niente le riporterà Carol".

"Con tutto quello che succede - ha concluso -, tra dieci anni sarà fuori e potrà rifarsi una vita, mia nipote a 26 anni non torna più".

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