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Strage Erba: tutore Rosa e Olindo chiede revisione sentenza

Un'istanza di revisione della sentenza di condanna all'ergastolo di Olindo Romano e Rosa Bazzi, per la strage di Erba dell'11 dicembre del 2006, è stata presentata alla Corte d'appello di Brescia dal tutore dei due coniugi

Il tutore di Olindo e Rosa chiede revisione processo
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Strage di Erba: tutore Rosa e Olindo chiede revisione sentenza

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Un'istanza di revisione della sentenza di condanna all'ergastolo di Olindo Romano e Rosa Bazzi per la strage di Erba dell'11 dicembre del 2006 è stata presentata alla Corte d'appello di Brescia dal tutore dei due coniugi, l'avvocato Diego Soddu, dopo quella del sostituto pg di Milano Cuno Tarfusser. A quanto si è saputo nella richiesta il tutore dei coniugi Romano sollecita che la sua istanza sia riunita a quella del magistrato milanese. I giudici bresciani dovranno decidere sull'ammissibilità di entrambe e sulla loro riunione. Il tutore rientra tra le persone legittimate a chiedere la revisione.

Il caso del pg al Csm

Intanto nei giorni scorsi la Procura generale della Cassazione ha trasmesso gli atti alla sezione disciplinare del Csm chiedendo di giudicare l'operato del sostituto pg di Milano Cuno Tarfusser, per le modalità con cui ha proposto la revisione del processo sulla strage di Erba avvenuta nel 2006. In base alla segnalazione della procuratrice generale milanese Francesca Nanni, avrebbe "violato i doveri di correttezza, riserbo ed equilibrio" e non si sarebbe attenuto al "documento organizzativo dell'ufficio". La vicenda per cui ora la sezione disciplinare di palazzo dei Marescialli dovrà fissare una data per avviare la procedura, ha al centro una sorta di braccio di ferro tra Tarfusser e i vertici del suo ufficio. Il primo, ritenendo un errore giudiziario l'ergastolo inflitto a Olindo Romano e Rosa Bazzi, il 31 marzo scorso ha depositato di propria iniziativa in cancelleria la richiesta, da inoltrare a Brescia, di riaprire il caso.

La questione giuridica

Il pg Nanni, ha ritenuto che in questo modo sia stato scavalcato il regolamento interno che assegna all'avvocato generale o alla stessa procuratrice generale (che in caso di dissenso ha l'ultima parola) "la facoltà di richiedere la revisione di sentenze", qualora sopravvengano nuove prove d'innocenza. Ora il sostituto pg milanese è disciplinarmente accusato di aver tenuto, senza alcuna delega dal capo, contatti con i difensori Fabio Schembri e Paolo Sevesi, e da essi ricevuto consulenze scientifiche sulle asserite nuove prove a favore dei coniugi Romano-Bazzi contenute nella sua proposta di revisione.

Proposta che comunque la Pg milanese, prima dell'estate, ha mandato alla Corte d'appello di Brescia ma con parere negativo.

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