Andrea Nativi
da Monaco di Baviera
Il consorzio europeo Eurofighter, che produce il caccia Typhoon, ha raggiunto un accordo di massima con i governi di Italia, Gran Bretagna, Germania e Spagna per condurre una serie di attività aggiuntive al fine di migliorare le capacità belliche del velivolo. Una attività che vale tra i 2 e i 3 miliardi di euro. I dettagli e le cifre saranno definiti entro la fine dell'anno, quando Eurofighter presenterà ai clienti la sua offerta finale. La ratifica e la firma definitive sono attese agli inizi del 2006.
Una buona notizia per Finmeccanica e per l'industria aerospaziale nazionale, che ha una quota del 20% nella produzione dell'aereo, che sale al 60% per la componente elettronica. Il nuovo contratto si aggiunge a quello da oltre 25 miliardi di euro firmato a dicembre 2004 e che copre la produzione di una seconda serie di 236 aerei per i quattro Paesi (46 per l'Italia), nonché 18 velivoli per l'Austria. Un precedente contratto ha finanziato un primo lotto di 148 aerei, dei quali 52 sono già stati consegnati. Le consegne degli aerei del secondo lotto avranno inizio dal 2008. Nell'arco del 2005 Eurofighter prevede di consegnare alle forze aeree dei quattro Paesi poco meno di 40 aerei.
Il contratto integrativo riguarda in particolare la capacità del velivolo di impiegare una serie di sistemi d'arma, missili e bombe intelligenti, che gli consentiranno un efficace impiego contro bersagli terrestri. L'avvio del programma aumenterà sensibilmente anche le possibilità di successo del velivolo nel mercato export. Per ora il Typhoon è stato scelto dall'Austria, ma è stato escluso dalla gara in corso a Singapore proprio perché non poteva garantire capacità aria-suolo significative nei tempi richiesti dallaeronautica locale.
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