"Io, forte per tutti". Lo sfogo di Chiara Ferragni (che non cita Fedez)

Lunghissimo post acchiappalike per Chiara Ferragni, che sembra aver scoperto ciò che tutti i comuni mortali vivono quotidianamente

"Io, forte per tutti". Lo sfogo di Chiara Ferragni (che non cita Fedez)

Dopo le rivelazioni di Fedez sui suoi problemi con gli psicofarmaci, si sapeva che sarebbe stato solo questione di tempo prima del solito post moralizzatore-normalizzatore-acchiappalike di Chiara Ferragni. E così ecco che "piccola Chiara" in una pubblicazione social ammette di sentirsi adulta dopo i problemi affrontati dalla sua famiglia. Non spiega quali, dà per scontato che tutti sappiano, che tutti abbiano guardato dal buco della serratura e visto le storie di suo marito. Ma tra le righe di quel post si legge forse qualcosa di più, che dice più di quanto non abbia voluto esprimere esplicitamente. Ovviamente, è giusto sottolinearlo, per il post vittimistico non poteva mancare la pubblicità per il suo brand, con il ben noto occhio posizionato in modo tale da essere inquadrato in modo nitido, perché va bene il sentimentalismo, ma vogliamo mettere il business? Chi manca, invece, è Fedez, mai citato davvero nel post, permeato di egocentrismo e di personalismi, nonostante le vere difficoltà pare le abbia avute proprio il rapper.

"Fermarsi a respirare e a pensare, ricordandosi che è normale avere paura, è normale chiedersi se ce la farai, è normale offrire aiuto a chi intorno a te ne ha bisogno ma anche chiederlo a chi sai può esserti di supporto", è l'incipit del post in cui l'imprenditrice, senza dirlo esplicitamente, lascia intendere di aver fatto psicoterapia, come decine di migliaia di altri italiani, che si possono permettere di pagare fino a 80 euro per una seduta con un professionista.

Le ansie di Chiara Ferragni, benché lei tenti in tutti i modi di farlo credere per dare la percezione di essere vicina al suo pubblico, non sono certo quelle della maggior parte delle persone comuni. "Sanremo, ora posso ammetterlo, è stato durissima, mi sono sentita fuori dalla mia zona di comfort a chiedermi se sarei stata capace, a dirmi che non potevo deludere chi credeva in me e a non darla vinta a chi mi voleva vedere sbagliare", prosegue l'imprenditrice, chiedendosi il motivo dell'odio gratuito che le viene riversato. La "santa" di City Life evidentemente non ha ancora capito come funziona la popolarità e che esiste chi ti acclama e ti venera per ogni respiro e chi, invece, di te può anche fare a meno e siccome sei co-conduttrice del programma più visto della tv italiana, pagata anche dai suoi soldi, si sente in diritto di criticare.

Ma poi, dopo aver esordito con le ansie da Sanremo, ecco il passaggio sulla famiglia: "Ho dovuto esserci per la mia famiglia, provare ad essere forte per tutti, a capire come risolvere problemi più grandi di me con la paura di non farcela come moglie e anche come mamma". Niente che una donna qualunque non faccia in un qualunque giorno della sua vita, senza l'attico di City Life e senza la certezza di un conto in banca solido, che può aprire molte strade e dare molte più opportunità (vedi sopra) rispetto a chi deve fare delle scelte perché non può permettersi di fare tutto ciò che vuole, o che dovrebbe poter volere. Chiara Ferragni ha pianto da sola, tra una sfilata a Milano e una a Parigi, perché "devo essere sul pezzo e tener fede agli impegni presi altrimenti restiamo tutti senza lavoro", e parla di persone che le hanno voluto "regalare un abbraccio e una parola di conforto". Regalare: come se fosse qualcuno prima di oggi glieli avesse fatti pagare. Un'immagine triste.

Le difficoltà di un mese, un solo mese, ammette Ferragni, l'hanno fatta "sentire tra mille fuochi, tra tante, a volte troppe responsabilità familiari, umane e professionali". Ma questo, dice, le hanno "fatto trovare anche una nuova forza, forse di persona più adulta". A 36 anni, "piccola Chiara" si sente una persona adulta. Era ora, potrebbe obiettare qualcuno.

"Ora è il momento di tirare dritto e provare a far funzionare le cose, di aggiustarle senza fingere che tutto vada bene, ma provando a farle andare bene veramente", ha concluso. Niente che chi vive il mondo reale non faccia già, da sempre.

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