(Roma) Diamond Princess: al via il rimpatrio degli italiani. Dei 35 connazionali bloccati da 13 giorni sulla nave da crociera ormeggiata nel porto di Yokohama, in Giappone, solo 15 torneranno a casa. Gli altri 20, fra i quali vari ufficiali e il comandante, Gennaro Arma, resteranno al loro posto fino al termine dell'emergenza. Farnesina e Protezione Civile hanno messo a punto un piano per il rientro del gruppo risultato negativo al test per il nuovo coronavirus. Intanto sale drammaticamente a 454 il numero delle persone contagiate dal Covid19 sulle 3.700 imbarcate. Fra queste un italiano positivo al virus, sposato con una cittadina americana e residente a Miami, da ieri rientrato negli Stati Uniti assieme ad altri 300 turisti di cui 14 infetti. I pazienti, fanno sapere le autorità statunitensi: «Sono stati trasferiti in modo rapido e sicuro in un'area di contenimento a bordo dell'aereo, secondo i protocolli standard» scrivono il Dipartimento di Stato e della Sanità Usa. È il primo italiano contagiato sulla Diamond Princess. Al termine della quarantena, il 19 febbraio, anche Canada, Australia, Corea del Sud, Hong Kong e Taiwan evacueranno i loro connazionali secondo piani di massima emergenza.
«Fra gli italiani di cui ci dobbiamo occupare - sottolinea Stefano Verrecchia, capo dell'Unità di Crisi della Farnesina - non risulta al momento nessun contagiato». Il viaggio di rientro, previsto per giovedì, «potrebbe essere esteso ad altri cittadini europei» continua la Farnesina. Parte dell'equipaggio, sottolineano, è funzionale alla nave, tanto da scegliere di restare a bordo. Primo fra tutti il comandante. «Il Giappone sta svolgendo un lavoro enorme considerando la situazione» aggiunge Verrecchia. I test sulla Diamond Princess non sono ancora conclusi e il numero delle persone contagiate potrebbe salire. Positiva una donna russa a bordo, la prima come riporta l'agenzia Tass, mentre sono due i casi di cittadini cinesi in Russia positivi ai test. Anche Mosca sta preparando il rientro in patria della connazionale affetta dal virus.
E sta per scadere la quarantena per gli italiani rientrati dalla provincia di Hubei, Cina, e isolati all'interno della città militare della Cecchignola. Niccolò, il 17enne di Grado bloccato per ben due volte a Wuhan perché febbricitante, rientrato in Italia sabato scorso, è in buone condizioni di salute. «Sereno e di ottimo umore» spiegano all'Istituto per le malattie infettive di Roma, Lazzaro Spallanzani. Il ragazzo, in isolamento, è negativo ai primi tamponi naso-faringei cui si è sottoposto dal momento del ricovero. Buone nuove anche per il ricercatore 29enne di Luzzara contagiato durante una breve vacanza a Wuhan. Per i medici condizioni di salute ottime anche se resta ricoverato in osservazione. L'esperto di sicurezza informatica era atterrato a Pratica di Mare assieme ad altri 55 italiani e immediatamente posto in isolamento alla Cecchignola. Risultato successivamente positivo al test, era stato ricoverato allo Spallanzani mentre per i suoi connazionali la quarantena era ripartita da zero. Stabili le condizioni della coppia di turisti cinesi in Terapia Intensiva anche se in «progressivo miglioramento» spiegano i sanitari.
All'ospedale militare del Celio prosegue la quarantena per otto italiani tornati la settimana scorsa. In Toscana, infine, sono 2.500 i cinesi di rientro dalla madrepatria, 370 nelle provincie di Firenze, Prato e Pistoia, monitorati dalla Asl. Di questi, 400 bambini sono in isolamento a casa.
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