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La base si allinea: sì a Giuseppi per far rientrare il ribelle Dibba

La speranza è che la figura dell'ex premier possa convincere dissidenti e delusi e allargare i consensi del movimento. E gli elettori sui social già inneggiano a lui: "È uno di noi"

La base si allinea: sì a Giuseppi per far rientrare il ribelle Dibba

Conte leader, evviva Conte. E la speranza è che torni a casa anche Dibba. La base del M5s è pronta ad accogliere la nuova leadership di Giuseppe Conte. Un personaggio molto amato dagli elettori grillini, che si spera possa contribuire a riunificare un Movimento dilaniato. L'auspicio, condiviso dai vertici, è che la figura dell'ex premier possa aiutare a serrare i ranghi. Favorendo il rientro dei parlamentari che non hanno votato Draghi, ma che ancora non sono stati espulsi, si tratta di una decina di persone. Ma soprattutto, il desiderio è che grazie a Conte si arresti la fuga che stanno progettando alcuni «governisti» delusi dalla squadra del sottogoverno. Infine c'è Alessandro Di Battista (nel tondo), l'altro beniamino della base. Così diverso dall'avvocato foggiano, ma altrettanto amato dagli attivisti. L'ex deputato, nelle sue ultime uscite, ha sempre evitato di criticare le scelte di Conte, compresa quella di esprimersi a favore del sì al governo guidato da Mario Draghi. «Conte è un galantuomo», ha detto Di Battista nella sua ultima diretta Facebook. Ad oggi il Che Guevara di Roma Nord risulta ufficialmente fuori dal Movimento, non figura nel database degli iscritti alla piattaforma Rousseau. Eppure c'è chi non esclude un ritorno all'ovile, nel segno di una ritrovata unità sotto il comando dell'ex presidente del Consiglio.

Nonostante qualche lamentela isolata da parte dei puristi dell'uno vale uno, Conte è sicuramente il personaggio dei Cinque Stelle più amato da simpatizzanti, iscritti ed elettori. È stato proprio questo uno dei motivi principali che ha spinto la dirigenza pentastellata a spingere sulla soluzione della leadership del già avvocato del popolo italiano. Considerato l'unico in grado di riannodare i fili di un rapporto con la base che sembra essersi smarrito. Amato da pragmatici e idealisti. «Giuseppi uno di noi!», scrive entusiasta Mathias sul Blog delle Stelle, commentando un post su Gianroberto Casaleggio e il web. Evidentemente l'entusiasmo è tanto da parte dei militanti. Come Petrozzi, che sempre sul Blog commenta: «Non credo nemmeno che Grillo voglia espellere un grande come Morra, oppure la Lezzi. Mi auguro Che Conte riesca ad accomunare i No con i Sì senza arrivare a soluzioni drastiche che non servono a nulla ma solo a far parlare i media berlusconiani, che mai come adesso fanno vomitare». Insomma, si spera che Conte sia il collante in grado di tenere insieme il giocattolo.

Infatti la pagina Facebook dell'ex presidente del Consiglio è un vero e proprio fan club. A impazzire per l'avvocato non sono soltanto gli elettori più tradizionali del M5s. E arriviamo a un altro dei motivi per cui la scelta di Conte è stata strategica, oltre che obbligata. In un momento di forte crisi di consensi per il Movimento, il giurista pugliese può essere la figura capace di ampliare la base elettorale del grillismo, includendo però anche gran parte della militanza storica. Non solo giustizialismo e ambientalismo, ma anche settori più moderati potrebbero scegliere un M5s a trazione Conte. Sotto il video della lectio magistralis all'Università di Firenze, Roberto Cascino elogia il professore: «Una persona perbene....Ma purtroppo i politici italiani non possono sopportarlo ...troppo colto, perbene ed onesto....lei è stato Il presidente non un presidente. Penso sia questa la differenza». E ancora la dimostrazione di affetto di Anna Bloise: «Grazie presidente per le sue parole, per il suo garbo, per ciò che trasmette a pelle a tutti, ossia profondo rispetto». Date le aspettative, il compito di Conte non sarà affatto semplice. Specialmente per chi si aspetta che l'ex premier riesca a ricompattare il Movimento, archiviando polemiche e spaccature. Magari facendo rientrare nei ranghi Di Battista e gli espulsi. Francesco Somma vede in Conte un leader: «Lei nemmeno si rende conto del potenziale politico e culturale che ha in mano».

Ci sperano anche i big grillini.

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