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Berlusconi ai sindaci: "Miglioriamo ora le città"

Il presidente di Forza Italia dalla Provenza scrive una lettera aperta ai sindaci italiani: "La chiusura obbligata può rivelarsi una storica opportunità"

Berlusconi ai sindaci: "Miglioriamo ora le città"

Il coronavirus morde. L’Italia e le sue istituzioni rispondono colpo su colpo a quanto accade di tremendo giorno dopo giorno. Mentre l’economia è in picchiata e il sistema sanitario è stremato, arriva un augurio. Un ringraziamento. In questi tempi di quarantena le nostre bellissime città sono come immobili, da fotografare in tutta la loro bellezza. "Miglioriamo le nostre città, facciamolo ora". È l’appello lanciato da Silvio Berlusconi ai sindaci italiani, cui ha scritto una lettera aperta nella quale innanzitutto li ringrazia per il loro impegno a contrastare il Covid-19.

"Cari Sindaci, vi scrivo anzitutto per ringraziarvi per aver dimostrato, ancora una volta, di essere il più efficace presidio dello Stato sul territorio, per essere responsabilmente in prima linea nella lotta al coronavirus rispondendo ai bisogni e alle esigenze di comunità assalite da paura per i contagi, dolore per gli affetti perduti e ansia per le difficoltà economiche", scrive il leader di Forza Italia.

Berlusconi poi ricorda di essere stato abituato da politico e da imprenditore a trarre dai momenti più bui e difficili delle concrete opportunità. E fa notare che la chiusura obbligata delle città può rivelarsi una storica opportunità per la manutenzione di aree ed edifici pubblici. "Facciamo sentire alle nostre comunità che i loro sacrifici non sono stati vani. Miglioriamo le nostre città, facciamolo ora. Forza sindaci, un forte abbraccio".

Così il presidente azzurro, nella missiva inviata ai primi cittadini d'Italia. "Voi sindaci, con gli italiani costretti in casa, con le piazze, le strade e le scuole deserte (chissà per quanto tempo ancora!), avete la storica occasione di realizzare una serie di attività che, in circostanze ordinarie, è difficile e gravoso anche solo immaginare. Penso alla manutenzione delle scuole e degli uffici pubblici, alla pulizia dei giardini e dei parchi, al miglioramento o al rifacimento dei manti stradali, con l’eliminazione delle pericolosissime buche".

Insomma, Berlusconi invita ad approfittare di questo momento di "quiete forzata" per consentire ai nostri concittadini, non appena le autorità sanitarie lo consentiranno, di tornare a vivere le nostre città in un contesto rinnovato, pulito, salubre, sicuro. Berlusconi segue da Nizza l’emergenza coronavirus, tenendosi in contatto con i vertici di Forza Italia e i più stretti collaboratori che lo aggiornano costantemente sugli ultimi sviluppi della situazione. A cominciare da Antonio Tajani che lo rappresenta in qualità di vicepresidente di Fi ai vertici con governo.

Per l’età e la salute, il Cav trascorre il suo "resto a casa" nella villa della primogenita Marina, a Valbonne, in compagnia della figlia e dei nipotini (pranza e cena con loro), senza mai staccare l’orecchio dai notiziari tv. È in Provenza da fine febbraio. Ma lavora e prega per l’Italia.

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