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Casamonica in tv, le polemiche non si placano

Il sindaco di Roma: "Spero che la Vigilanza Rai apra un'inchiesta". Poi tuona contro il giornalista

Casamonica in tv, le polemiche non si placano

Ancora polemiche sui Casamonica in tv. Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, torna all'attacco. Qualche settimana fa non fece nulla per limitare l'esuberante funerale-show del capoclan. Era in vacanza. Ora però tuona contro Bruno Vespa. "Ho avuto un dialogo molto rigoroso con il presidente della Commissione di vigilanza Fico - dice in un'intervista a La Stampa - ha dimostrato spesso grande determinazione, spero che svolga un'indagine per capire le responsabilità". Non contento "spara" ad alzo zero contro il giornalista: "Non lo guardo da quando mi occupavo di una legge sulle cure del fine vita e Bruno Vespa mi invitò: proiettò immagini di malati non in stato vegetativo ma presentandoli come tali, facendo passare il messaggio che dallo stato vegetativo permanente sia possibile riprendersi. Questa non è informazione: da cattolico, penso che a guardare Porta a Porta si faccia peccato e bisogna confessarsi". E sulla puntata dedicata ai Casamonica aggiunge: "Mi sento offeso come sindaco della capitale e come cittadino che paga il canone. Tutto dobbiamo fare meno che spettacolarizzare la mafia, che in questa città esiste come io denunciai in un’intervista appena 32 giorni dopo l’elezione".

"Quello show - tuona ancora Marino - è stato visto come la prova di forza di una famiglia mafiosa. Oltre al danno, pure la beffa. Spero che qualcuno in Rai ne risponda". Alla domanda, velenosa, se Vespa sia da rottamare, Marino replica: "Io vengo dal mondo anglosassone, dove quando qualcuno mantiene un ruolo per più di dieci anni si pensa sempre ci sia qualcosa che non va. Penso che ci siano tanti giovani giornalisti che sarebbero perfettamente in grado di sostituirlo".

Sui Casamonica e l'apparizione in tv interviene anche il prefetto di Roma, Franco Gabrielli: "Il funerale di Vittorio Casamonica - dice a Repubblica - la celebrazione del suo clan ne saranno la nèmesi. Vedere figlia e nipote del boss con il cappello in mano da Bruno Vespa è la dimostrazione che i Casamonica hanno compreso in quale guaio si siano infilati e quale errore abbiano fatto ad accendere un riflettore che ora, con ogni evidenza, non controllano più". Poi il prefetto si lancia in una previsione: "Mettiamola così, (i Casamonica, ndr) pagheranno a breve il giusto fio di quello che hanno combinato. E lo dico non per annunciare vendette, ma semplicemente per segnalare che, nella logica del ripristino della legalità in questa città, va affermato il principio che a un atto corrisponde una conseguenza". Il funerale, aggiunge, "è stata una pagina grave della storia della città che noi delle istituzioni ci saremmo dovuti risparmiare". "E dico noi - prosegue - perché in quella vicenda mi sono sentito e sono direttamente coinvolto. Potrei dire - e direi la verità - che quel giorno ero in uno dei miei tre giorni di ferie di quest’estate e che il mio vicario, come del resto il Questore di Roma e tutti i vertici delle autorità di pubblica sicurezza non erano stati informati. Ma questo non toglie che, come responsabile di vertice della sicurezza e dell’ordine pubblico io non possa sostenere che non è stato affar mio. Come ho avuto modo di dire - aggiunge -, è stata una falla del sistema informativo a cui ho messo riparo con una direttiva che modifica il flusso dello scambio di informazioni".

Una critica velata sui Casamonica in tv arriva anche da Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia.

"Dal mio punto di vista di cittadino - dice a margine della festa dell’Unità di Firenze - preferirei che questi personaggi non comparissero in televisione".

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