Coronavirus, Berlusconi: "Per l'Ue è la prova decisiva"

Per Silvio Berlusconi, l'Ue si trova davanti alla "prova decisiva" in cui deve dimostrare d'essere una "comunità di popoli" se non vuole andare incontro a un "fallimento fatale"

Coronavirus, Berlusconi: "Per l'Ue è la prova decisiva"

"L'Europa non è chiamata ad aiutare l'Italia ma ad aiutare se stessa. Non si vince senza uno sforzo collettivo e coordinato". Silvio Berlusconi, intervistato da 'Radio 105', ha definito "miope la posizione di alcuni Paesi del nord Europa" nei confronti di un'Italia che combatte contro l'emergenza del coronavirus.

Secondo il leader di Forza Italia, l'Unione Europea si trova davanti alla "prova decisiva" in cui deve dimostrare d'essere una "comunità di popoli" se non vuole andare incontro a un "fallimento fatale". Berlusconi concorda con Mario Draghi quando sostiene che non si può combattere una guerra "con lo strumento fiscale, cioè aumentando le tasse" o con la patrimoniale. Il primo pensiero va alle famiglie in difficoltà e a chi, improvvisamente "si è trovato senza alcun reddito, alla fame nel senso letterale della parola", soprattutto nel Sud Italia dove "la situazione è grave e il governo purtroppo è ancora in ritardo, ha stanziato una cifra inadeguata e non è neanche chiaro". Qui, ma non solo, c'è il dramma "di chi viveva di lavoro nero", dice Berlusconi senza usare mezzi termini che rilancia l'idea della social card e annuncia la presentazione di un piano da 100 miliardi. E aggiunge: "sperando che bastino". Nonostante, però, le difficoltà economiche che comporta il lockdown totale, l'ex premier "da uomo di impresa prima ancora che da uomo politico" chiede di avere senso di responsabilità e spiega: "Riaprire troppo presto come qualcuno vorrebbe, prima che il virus sia sotto controllo, potrebbe costarci molto più caro, sia in termini di vite umane, sia di ulteriori danni al sistema economico, se l'epidemia si dovesse ancora aggravare".

Il leader di Forza Italia considera, invece, "incredibile" che le mascherine "siano introvabili e che il governo non abbia saputo intervenire, come gli avevamo chiesto, sulle aziende che potrebbero mattere in campo una catena di produzione, magari stimolandole con incentivi fiscali". Mascherine che, secondo Berlusconi, dovrebbero essere obbligatorie nei mezzi pubblici e nei locali pubblici come i negozi"dovrebbero essere disponibili in quantità adeguata e praticamente a costo zero, o quasi" proprio perché, se tutti le indossassero, si ridurebbero "sensibilmente" le possibilità di un contagio.

Berlusconi, infine, si è complimentato con gli italiani per la compostezza dimostrata finora e si è detto "ancora più orgoglioso di essere italiano, un popolo del quale si dice spesso che dà il meglio di sè nei momenti difficili".

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