Coronavirus

Distanze su treni e bus. Gli aeroporti dimezzati

Da domani si torna a viaggiare sul territorio nazionale, ma con misure di sicurezza ben precise. A bordo dei treni, infatti, si dovrà mantenere la distanza di almeno un metro dagli altri passeggeri.

Distanze su treni e bus. Gli aeroporti dimezzati

Da domani si torna a viaggiare sul territorio nazionale, ma con misure di sicurezza ben precise. A bordo dei treni, infatti, si dovrà mantenere la distanza di almeno un metro dagli altri passeggeri. La capienza dipenderà molto dal tipo di treno e dalle scelte aziendali. Al momento per molte corse si registra il sold out, tanto che con un decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, congiuntamente a quello della Salute, si è stabilito da lunedì l'incremento di 18 treni: 2 Frecciabianca sulla linea Roma Termini - Reggio Calabria, 4 Frecciargento da e per Lecce e da e per Bolzano, 6 Frecciarossa che colleghino Napoli con Torino e Milano e 6 Intercity che tocchino le città di Roma, Ventimiglia, Reggio Calabria e Palermo.

La Polfer effettuerà controlli a terra, a campione, sui passeggeri e nelle principali stazioni potrebbe essere misurata la temperatura corporea con il Termoscanner. Chi verrà trovato in presenza di febbre non potrà viaggiare. A bordo dei treni - su cui si viaggerà con bigiletti nomiali - saranno garantiti i normali servizi di ristorazione, ma il personale, così come i passeggeri, sarà obbligato a indossare i dispositivi di protezione. Insomma, nessuno potrà togliersi la mascherina per tutta la durata del viaggio. E se Trenitalia garantisce più corse a fronte di un numero minore di passeggeri per treno, qualche problema c'è con Italo, che ha ridotto di molto i collegamenti e ripartirà con i normali orari solo dal prossimo 17 maggio. È quindi possibile che per giorni sia molto difficile riuscire a prenotare un treno. Anche il trasporto su ruota potrà subire qualche difficoltà. Se qualche compagnia di autobus ha deciso di ripartire, comunque sempre con posti distanziati, la più grande Flixbus sarà in stop fino al 17 maggio. Per gli aerei la situazione non è migliore. Alitalia vola ancora sul territorio nazionale, ma con meno tratte a disposizione. Nel decreto del ministero dei Trasporti si legge chiaramente che gli aeroporti aperti al momento sono quelli di Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze Peretola, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Palermo, Pantelleria, Pescara, Pisa, Roma Ciampino e Fiumicino, Torino e Venezia Tessera (venti dei circa 40 aeroporti italiani). Anche sui velivoli la distanza sarà rigorosamente rispettata e in aeroporto i controlli anche della Polizia di frontiera saranno più rigorosi, con misurazioni della temperatura, verifiche sui dispositivi di protezione e sulle autocertificazioni. Insomma, chi avesse idea di andare in vacanza farebbe bene a non provare neanche a partire. In realtà quella dei prossimi giorni sarà una vera e propria prova sul campo che servirà a capire se davvero saremo in grado di convivere con il virus o se ci vorrà ancora del tempo e, quindi, sarà necessario fare passi indietro. Tutto sta in come risponderà la popolazione.

Per gli italiani all'estero che volessero rientrare, per ora non è prevista alcuna intensificazione dei voli, cosa che probabilmente avverrà a partire dal 1 giugno prossimo. Le tratte a disposizione per ora sono pochissime e per chi arriva da fuori Italia i biglietti sono ancora molto cari. Oltretutto, chi fa rientro è obbligato a una quarantena di 14 giorni presso la propria abitazione anche senza presenza di febbre. Monitoraggi specifici ci saranno anche sugli autobus di linea, dove si eviteranno assembramenti. I collegamenti per le isole per ora resteranno gli stessi, sia per la parte aerea che per quella dei traghetti, senza per adesso incrementi nel numero dei collegamenti.

«Si mantengono i controlli in entrata e uscita in porti e aeroporti - spiega al Giornale l'assessore al lavoro della Regione Sardegna -, visto che ci si potrà muovere solo per motivi di lavoro, necessità, salute o urgenza».

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