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Bologna inserisce ius soli e cittadinanza nello statuto comunale

Il Consiglio comunale di Bologna ha approvato una delibera con modifiche allo Statuto comunale, che impegnava a inserire nello Statuto un riferimento al principio dello ius soli e la cittadinanza onoraria del Comune di Bologna per minori stranieri

Bologna inserisce ius soli e cittadinanza nello statuto comunale

Il Consiglio comunale di Bologna ha approvato una delibera con modifiche allo Statuto comunale, in attuazione dell'ordine del giorno approvato in febbraio, che impegnava a inserire nello Statuto un riferimento al principio dello ius soli e la cittadinanza onoraria del Comune di Bologna per minori stranieri. Dopo una discussione a oltranza, la delibera è stata approvata con 26 voti favorevoli (Sindaco, Pd, Coalizione civica, Matteo Lepore sindaco, M5s, Anche tu Conti, Verdi), 8 contrari (Fratelli d'Italia, Lega Salvini premier) e 3 non votanti (Forza Italia e Bologna ci piace). All'articolo dopo le parole «condizione psico-fisica» è aggiunta la frase «Per questo, il Comune di Bologna si riconosce nel principio dello ius soli come mezzo di acquisto della cittadinanza italiana, affermandone l'importanza ai fini della concreta attuazione del principio costituzionale di uguaglianza». Dopo l'articolo 3 è inserito l'articolo 3 bis: «Cittadinanza onoraria del Comune di Bologna per minori stranieri».

Che sarà attribuita a«tutti i minori stranieri residenti a Bologna, nati in Italia da genitori stranieri regolarmente soggiornanti o nati all'estero, ma che abbiano completato almeno un ciclo scolastico o un percorso di formazione professionale in istituti appartenenti al sistema educativo di istruzione e di formazione italiano, come speciale forma di riconoscimento del loro ruolo di coesione tra popoli e culture diversi e per affermare pienamente le libertà fondamentali delle persone».

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