L'uomo che promette di portare l'Arabia Saudita dal Medioevo islamico al futuro è sbarcato a Parigi. Mohamed bin Salman (Mbs per gli amici e gli ammiratori, in aumento soprattutto in Occidente), è venuto a incontrare Emmanuel Macron al termine di un tour che lo ha già visto protagonista in Egitto, in Gran Bretagna e soprattutto negli Stati Uniti di Donald Trump. In queste tappe precedenti, Mbs ha siglato importanti accordi commerciali e ha rilanciato - a volte con affermazioni coraggiose come quando ha sottoscritto il diritto degli israeliani ad avere una propria terra - la propria immagine di innovatore.
In Francia, l'erede al trono del Paese che produce più petrolio al mondo metterà l'accento anche sugli aspetti culturali del suo programma di rinnovamento. Non a caso, prima di parlare di affari con Macron e i suoi ministri, Mbs ha cenato al Louvre con il presidente francese, che tra l'altro condivide con lui l'età assai giovane (hanno rispettivamente 32 e 40 anni). Ricordando che proprio in questi giorni apriranno i primi cinema in Arabia dopo oltre trent'anni di divieti su base religiosa, è stato annunciato che i sauditi parteciperanno per la prima volta al festival del cinema di Cannes, con la simbolica proiezione di nove cortometraggi.
Ma non è tutto: ieri è stato annunciato che la Francia si è impegnata a sostenere lo sforzo saudita per creare un'orchestra nazionale e un teatro dell'opera.
Riad investirà 64 miliardi di dollari in dieci anni nel settore dell'intrattenimento. Secondo alcuni esperti citati dalla rivista statunitense Variety, in tre anni Riad potrebbe ricevere un miliardo di dollari di nuove entrate dal settore del cinema ed entro il 2030 il regno arabo potrebbe essere tra i primi dieci maggiori mercati cinematografici del mondo.
Più in generale, Parigi e Riad ora puntano a stabilire una «nuova cooperazione» per sostenere la trasformazione sociale ed economica dell'Arabia Saudita; e firmeranno come primo passo concreto un accordo per lo sviluppo turistico e culturale della regione saudita di Al-Ula, particolarmente ricca di resti archeologici e paesaggi eccezionali.
L'apertura del territorio saudita al turismo internazionale sarebbe un'altra dimostrazione di cambiamento profondo di
una società che fino a oggi è rimasta quasi ermeticamente chiusa ai visitatori stranieri, con l'eccezione dei pellegrini musulmani che si recano alla Mecca e a Medina e di quanti raggiungono l'Arabia per motivi di lavoro.
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