Milano riprende i lavori per la metro 4

Salini Impregilo anticipa la Fase due, con tutte le misure di sicurezza

Milano riprende i lavori per la metro 4

Per Salini Impregilo «la fase 2» è già iniziata. Il general contractor guidato da Pietro Salini (in coppia con Astaldi) ha riavviato il cantiere per la costruzione della metropolitana 4 di Milano, fermo dal 21 marzo per contrastare la diffusione del Covid-19: l'infrastruttura collegherà il centro di Milano all'aeroporto di Linate in soli 12 minuti, e si tratta di uno dei progetti di sostenibilità underground più importanti d'Europa. «Insieme al Comune, a Società M4 e agli altri operatori coinvolti nel progetto abbiamo riattivato tutti i necessari protocolli per far operare i lavoratori nella massima sicurezza e attenzione alla salute, proseguendo un cantiere strategico per la mobilità cittadina», spiega una nota del gruppo. Nel dettaglio, sono state prese misure di sicurezza straordinarie per affrontare l'emergenza sanitaria in corso, per la quale il gruppo ha costituito una task force operativa in modo continuativo mobilitando fino a 500 persone.

I lavori nei cantieri sono ripresi su tutte e tre le tratte (Est, Ovest e Centro) e in questa fase sono presenti nel cantiere circa 200 tra operai, dipendenti e dirigenti. L'opera sarà operativa nel 2021 quando sarà ormai decollato il Progetto Italia, il nuovo polo delle costruzioni italiane capitanato da Salini Impregilo e verso il quale confluiranno diversi operatori del settore, in primis Astaldi, salvata dal fallimento.

In merito a questa operazione ieri la Commissione Ue ha dato il proprio via libera all'acquisizione del controllo unico di Astaldi da parte di Salini Impregilo. La transazione è stata esaminata sotto procedura semplificata. E l'operazione, ha detto la Commissione Ue, «non pone problemi di concorrenza a causa del suo impatto limitato sulla struttura del mercato». Una notizia che ha fatto bene in Borsa al titolo Salini Impregilo (+2,48% a 1,16 euro), sale anche Astaldi (+2,86% a 0,40 euro).

Il prossimo step per il completamento dell'operazione avverrà oggi con l'adunanza dei creditori di Astaldi che dovranno approvazione la proposta concordataria.

L'eventuale esito negativo del voto dei creditori al piano concordatario (ipotesi improbabile) aprirebbe un doppio scenario, preoccupante per il futuro dell'azienda. Da un lato, infatti, Astaldi potrebbe essere affidata a un'amministrazione straordinaria; dall'altro potrebbe aprirsi la procedura di fallimento.

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