Cronache

Padre e figlia muoiono cadendo in un burrone: la madre li trova con l'app

Lei aveva 13 anni, lui 51: su un tornante senza guardrail ha perso il controllo della moto nuova

Padre e figlia muoiono cadendo in un burrone: la madre li trova con l'app

Erano usciti in moto insieme, padre e figlia, lui 51 anni, lei 13. Volevano fare un girolungo i tornanti del Trentino, a Pergine Valsugana, forse per provare quella moto nuova. Mancavano pochi, pochissimi chilometri per fare ritorno a casa ma il destino si è messo di mezzo. Sono caduti in un burrone con la moto. E per loro non c'è stato nulla da fare. La moglie e l'altra figlia, Maddalena, a casa, non vedendoli arrivare, li hanno rintracciati al cellulare con un'app che consente di geolocalizzare il dispositivo della persona cercata; e quando sono arrivate sul luogo indicato, li hanno trovati a terra, privi di vita. Madre e figlia, quando sono arrivati i carabinieri, vegliavano su quei due corpi, in stato di choc. La moglie aveva provato a chiamarli più volte su quel telefonino, si era allarmata e la tecnologia le era venuta in aiuto. Il fatto è accaduto lungo la strada che collega Baselga di Pinè, in provincia di Trento a Pergine, nelle vicinanze della frazione di Nogarè, venerdì scorso. Il Gps indicava indicava una località lungo la strada che scende dall'altopiano di Pinè. Da lì il terribile presentimento.

Padre e figlia erano fermi sullo stesso punto, un luogo difficile da percorrere, malagevole e lontano dalla viabilità della zona. Moglie e figlia hanno allertato i soccorsi, ma intanto si sono precipitate sul posto. Il padre, Sandro Prada, era lì con l'altra figlioletta, Elisa, entrambi senza vita. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri di Borgo Valsugana. Stando alle prime ricostruzioni tutto è successo in pochi attimi, l'uomo scendeva da Baselga di Pinè in direzione Nogarè, quando all'altezza di uno dei tornanti a gomito ha perso il controllo della propria moto. Non si sa se per un malore o per un difetto del mezzo. L'uomo avrebbe anche provato a raddrizzare la moto, ma in un punto in assenza di guardrail, come è tipico nei luoghi di montagna, il motociclo è balzato giù lungo la scarpata trascinando padre e figlia e finendo la sua corsa nel bosco. La procura ha aperto un'inchiesta contro ignoti per omicidio plurimo. Il padre aveva appena acquistato la moto di piccola cilindrata (125) e gli inquirenti vogliono accertarsi che il mezzo fosse privo di difetti. Tutte le ipotesi sono al vaglio, anche se quella più accreditata sembra la fuoriuscita autonoma. Non ci sono testimoni. Nessuno ha visto niente. Non risulterebbero però segni di tamponamento, né frammenti sul manto stradale. La moto è stata posta sotto sequestro. La mamma Patrizia Scurria e l'altra figlioletta maggiorenne in stato di choc sono state soccorse dai sanitari.

La notizia si è subito diffusa in quel piccolo paesino di montagna, e anche nella frazione di Casalino dove la famiglia risiede allargandosi alla comunità di Bosco di Civezzano, paese di origine di Sandro. La comunità è piombata nello sgomento. E tanti sono i messaggi di cordoglio giunti tramite web. I funerali di Sandro e Elisa sono fissati per martedì 24 agosto nella chiesa parrocchiale di Pergine, alle 14.

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