Salvini: "La Nato noi la paghiamo: difenda i nostri confini"

Salvini contro le sanzioni alla Russia. E sulla Nato: "Difendesse la sicurezza italiana ed europea per esempio nel Mediterraneo"

Salvini: "La Nato noi la paghiamo: difenda i nostri confini"

Che posizione prenderà l'Italia sui dazi di Trump? "Politiche commerciali che vanno studiate. L'Italia è una potenza che esporta e quindi va protetto il Made in Italy. Penso che le politiche di Trump siano soprattutto per arginare la prepotenza tedesca. L'Italia non deve subire né l'una né l'altra manovra". A spiegarlo è il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, arrivando a Palazzo Chigi per il Cdm. "Con la Cina c'è da dialogare, mi piacerà andare in Cina il prima possibile. Penso che Trump difenda gli interessi degli americani. Questo sarà un governo che andrà in Europa a difendere gli interessi delle imprese italiane, ad esempio richiedendo per l'ennesima volta l'indicazione del Made in obbligatorio in etichetta".

Quanto alla Nato, Salvini ha detto: "La Nato è preoccupata perché vogliamo togliere le sanzioni alla Russia? Perché dovremmo preoccupare qualcuno? A me piacerebbe che gli organismi internazionali, dei quali facciamo parte e a cui contribuiamo economicamente e che sono organismi di difesa, difendessero la sicurezza italiana ed europea per esempio nel Mediterraneo. Io non discuto le alleanze delle quali siamo parte, ma siccome paghiamo l'appartenenza a questi organismi... L'unica aggressione in corso che stiamo subendo è quella dal Mediterraneo, non mi pare ci sia un'aggressione dalla Russia".

Salvini poi ha è tornato sulle sanzioni della Ue a Mosca: "Io resto della mia idea personale. Le sanzioni non risolvono nulla e che sia fondamentale per noi la politica commerciale e il dialogo con la Russia. Riguardo a un possibile veto sulle sanzioni alla Russia dobbiamo ragionarci. In Europa almeno a parole qualcosa sta cambiando. Siamo una squadra. Lasciateci partire, ma sulle sanzioni abbiamo le idee chiare".

Sullo stesso tema anche Di Maio oggi si è espresso mostrando però una linea diversa rispetto al suo omologo: "Le sanzioni economiche nei confronti della Russia sono importanti, perché danno il messaggio che quello che la Russia ha fatto in Ucraina ha delle conseguenze. La Russia deve cambiare comportamento, prima che le sanzioni siano rimosse".

Infine il ministro dell'Interno ha annunciato: "Andrò a Como per portare la solidarietà agli ennesimi autisti di mezzi pubblici aggrediti da un richiedente asilo e per portare novità che stiamo studiando. E perché un soggetto già espulso non si veda più in giro per Como". A Vibo Valentia? "Andrò ovunque".

Anche il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha rivolto a una sorta di critica alla Nato. "L'Italia "rispetta e onora sempre gli impegni presi", ma "per quel che abbiamo dato finora e vogliamo continuare a dare", ritengo sia arrivato il momento "anche di ricevere": è "una questione di solidarietà".

Il neo ministro non parla con i giornalisti, evita le domande al suo arrivo al nuovo quartier generale dell'Alleanza, ma fa trapelare i passaggi del suo intervento in cui chiede

che "si rafforzi la volontà di una Nato più attenta al Mediterraneo" e che dia sostegno all'Italia e anche all'Ue sulle "principali sfide che ci troviamo di fronte: lotta al terrorismo e lotta al traffico di esseri umani".

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