Diana Alfieri
Due bambini milanesi, in vacanza con la famiglia in Engadina, in Svizzera, sono risultati positivi al coronavirus. Lo hanno confermato ieri pomeriggio in conferenza stampa le autorità grigionesi. I due fratellini - a quanto apprende Agenzia Nova - sono partiti per la Svizzera lo scorso venerdì e hanno iniziato ad avere febbre e tosse lunedì. Anche i genitori e le collaboratrici domestiche della famiglia hanno sintomi e sono in attesa dei risultati del tampone per il Covid-19. La notizia ha fatto scattare le misure per il contenimento del contagio nel Canton Grigioni, come la sospensione della Engadina Skimarathon, la tradizionale maratona sugli sci da fondo che attraversa i laghi di St. Moritz, prevista l'8 marzo.
La Svizzera dal canto proprio ha deciso di vietare fino al 15 marzo prossimo tutti gli eventi pubblici e privati che prevedono la partecipazione di più di mille persone, come misura per contenere la diffusione del Coronavirus nel Paese. Dalla milleunesima persona in poi, l'implacabile cronometro elvetico fa suonare l'allarme.
La decisione è stata presa dal Consiglio federale svizzero, dopo che sono stati riscontrati 15 casi di positività al virus e circa 100 persone sono state messe in quarantena. La salute di almeno otto di questi quindici è considerata comunque buona.
Tre di questi provengono da Basilea (una giovane di Basilea città e un giovane che abita fuori cantone) e Vaud (un 49enne domiciliato in Francia). Tra i contagiati ci sono anche un 28enne informatico di Ginevra, che era stato a Milano, e un 26enne argoviese che aveva soggiornato a Verona per motivi di lavoro
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