Cultura e Spettacoli

La sferzata cromatica di Scervino è energia pura

I cappotti si vestono di colore: dal rosa shocking al turchese. Serietà e avanguardia da Trussardi

La sferzata cromatica di Scervino è energia pura

«Il colore crea bellezza» dice Ermanno Scervino nel backstage mentre un esercito di modelle esce dai jeans sdruciti per infilarsi nei modelli delle prime uscite della sfilata dell'autunno/inverno 2022/23. Sono tutti bianchi e bellissimi: in lana cotta oppure in pizzo macramè di lana oltre che nei tessuti tecnici rimaneggiati in chiave chic nei laboratori del brand. Stai per chiedere lumi quando scoppia non si sa bene quale crisi sartoriale per cui togli il disturbo e vai in sala aspettandoti di vedere una collezione «whiter than white». Invece dopo un fantastico completo in maglia color cappuccino con ricami tridimensionali in filo di ciniglia, arriva una sferzata cromatica.

C'è un completo gonna in ecopelle e pullover in uno tono tra il glicine e il viola che nel Pantone viene chiamato Very Peri e sarebbe la tinta dell'anno. Poi ci sono i tailleur pantalone in velluto, il maxi piumino, lo smanicato imbottito e una serie di cappotti da urlo nel punto più shocking del rosa oppure in un turchese da mar dei Caraibi. Da qui in poi arriva una sinfonia di verdi dal bottiglia al bandiera, dal verde acqua al muschio di mare: uno spettacolo in ogni modello dalla gonna di pailette al pullover oversize, dal paltò quadrato con tagli degni di Balenciaga nel senso di Cristobal agli stivali-calza. Inevitabile a questo punto pensare alla campagna #GlovingGone lanciata dal programma per l'Ambiente delle Nazioni Uniti che chiede a tutti i creativi del mondo di utilizzare queste tinte per sensibilizzare il grande pubblico agli effetti del riscaldamento globale sulla barriera corallina. I coralli assumono infatti i colori più belli del mondo come ultimo ammonimento prima di spegnere i sistemi vitali della barriera. Scervino preferisce piuttosto parlare della sferzata di energia che l'eleganza colorata può offrire alle donne, ma non è un caso se il marchio ha un sistema produttivo praticamente a chilometro zero e utilizza solo gli scarti dell'industria alimentare oppure pelle di sintesi per una moda tanto bella quanto ecologica.

Anche da Ferragamo c'è un'attenzione spasmodica all'ambiente e alla sostenibilità. Infatti il Premier Draghi ha appena fatto una visita di plauso e cortesia all'azienda con grande gioia di Marco Gobbetti, il nuovo amministratore delegato appena rientrato in Italia dopo 10 anni da Celine, 4 da Givenchy e 5 da Burberry. Da lui ci si aspetta la scelta di un super direttore creativo dopo alcune stagioni senza lode e senza infamia. Da Trussardi sono invece arrivati Benjamin A. Huseby e Serat Isik, due ragazzi (il primo mezzo norvegese e mezzo pakistano, il secondo turco) basati a Berlino dove disegnano il marchio di avanguardia GmbH. La loro sfilata per strada davanti alla Scala dove la boutique Trussardi è in via di restyling, è stata un buon esempio di serietà mista ad avanguardia. I due hanno infatti studiato lo stile dei milanesi scoprendo che sulle rive del Naviglio il piumino ultralight è un modo di essere e pensare. Da qui a costruire con questo materiale una serie di capi dalle forme architettoniche è stato tutt'uno. In più c'erano tanti austeri giubbotti e paltò in pelle nera e una pazzesca colonna sonora con le percussioni sostituite dal trapano ad alta pressione.

Buona anche la prova di Luke e Lucie Meyer da Jil Sander. I due hanno esperienze notevoli (lui da Supreme e lei da Dior) che li porta a utilizzare speciali tessuti giapponesi per rielaborare in chiave contemporanea il minimalismo sartoriale per cui lo storico marchio tedesco. Da Eleventy le linee sono più morbide e confortevoli perché il lockdown ci ha insegnato il valore della comodità. Inevitabile quindi la presenza in collezione di tanti capi in maglia, uno più bello dell'altro. Questi ultimi sono il punto di forza del brand Lorena Antoniazzi disegnato da Alessandro Mariani, un altro super professionista del settore.

Per lui è tutto bianco o nero con tocchi vitaminici di arancione.

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