Anche in piena emergenza coronavirus, quando l'attenzione è ovviamente rivolta allo stato di allerta contro il Covid-19, non si ferma la giostra dei sondaggi. Dopo il sondaggio di Swg per il Tg di La7 che registra il clamoroso sorpasso della sinistra italiana su Italia Viva di Matteo Renzi, ecco che arriva quello dell'Istituto Piepoli per Povera Patria, il programma di approfondimento politico nella seconda serata di Rai Due condotto da Annalisa Bruchi, Alessandro Giuli e Aldo Cazzullo.
Veniamo dunque ai numeri. E i numeri raccontano del primato solido della Lega, che si mantiene stabile (rispetto all'ultima rilevazione) al 30,5% delle indicazioni di voto del campione interpellato dal sondaggio.
Rimanendo nell'area di centro-destra, in equilibrio anche Forza Italia di Silvio Berlusconi al 6,5%, mentre cresce di mezzo punto percentuale Fratelli d'Italia, che sale così all'11,5%.
Ecco, mettendo insieme il Carroccio di Matteo Salvini, con gli azzurri e Fdi, l'opposizione – e un'eventuale coalizione a tre del centrodestra – metterebbe insieme il 48% tondo-tondo dei consensi, a un passo insomma da quel 50% tanto agognato dalle tre forze politiche.
Quindi, ecco l'analisi dei partiti di governo. Il Partito Democratico può sorridere, visto che prende lo 0,5% e sale al 21% delle preferenze. Trend inverso, invece, per il Movimento 5 Stelle, che perde per strada mezzo punto percentuale e scende così dal 15% al 14,5% dei consensi.
E Italia Viva di Renzi? Bene, secondo il sondaggio dell'istituto demoscopico la compagine renziana non guadagna e non perde, e si mantiene sul 5% dei fanta-voti. Alle sue spalle Liberi e Uguali, data appena al 2%. L'area di governo – fatta appunto da dem, M5s, Iv e Leu – vale il 42,5%.
Via via tutti gli altri partiti, che insieme sono il 10% dell'elettorato. Oltre a Leu, al 2% troviamo +Europa di Emma Bonino, mentre i Verdi sono all'1,5%. Male Azione di Carlo Calenda, che seppur prendendo lo 0,5%, non va oltre l'1,5, che non può certo far contento l'ex ministro per lo Sviluppo Economico.
Il dato però forse più interessante del sondaggio di Piepoli è quello relativo agli indecisi e al non voto, che – come da tradizione – si confermano essere il paradossale primo
partito nello scacchiere della politica nostrana: chi si dichiara essere “indeciso” su chi votare in cabina elettorale rappresenta il 37% della popolazione elettorato (dato in calo del 3% rispetto alla scorsa settimana).
Le intenzioni di voto degli italiani nel sondaggio dell'@IstitutoPiepoli
— Povera Patria (@PoveraPatriaRai) March 2, 2020
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