Cronache

Una strana idea di divertimento

Beppe Grillo, hai ragione. Perché come ti chiedi anche tu visto che ci sono foto e filmati, tuo figlio non è ancora in galera?

Una strana idea di divertimento

Beppe Grillo, hai ragione. Perché come ti chiedi anche tu visto che ci sono foto e filmati, tuo figlio non è ancora in galera? Sul banco degli imputati tu metti e io con te la lentezza pachidermica e ingiustificata della giustizia italiana, amministrata da una magistratura irresponsabile e senza responsabilità.

Rammenti, per esempio, quando ad un comizio tu urlasti ai tuoi fan, contro di me e con me assente: «Ai tempi del fascismo non v'era dialogo, o si era fascisti o si era antifascisti. E chi era antifascista veniva sbattuto in galera. Ecco, io non voglio più dialogo. Non voglio parlare con un coglione. Parlo del prof. Battaglia, consulente delle multinazionali. Io lo prendo a calci in culo, lo mando fuori dalle televisioni e lo sbatto in galera». Rammenti? Anche allora c'era un filmato. Che ci voleva? Era una questione di 9 minuti, per un qualunque magistrato: 1) guardare il filmato; 2) accertare se io, che avevo parlato, peraltro invitato, in televisione, avessi detto quel che avevo detto secondo te bugie perché c'era qualche multinazionale che mi avesse pagato per dire bugie; 3) valutare se ci fosse o no diffamazione e, infine; 4) emettere sentenza di assoluzione o di condanna per te.

Era questione di 9 minuti, e ci stettero 9 anni. Io, da parte mia, lamentavo che, insegnando in un'università a oltre 400 studenti l'anno, studenti che pagano le tasse, e sui quali avevo il potere di promozione o bocciatura, mi trovavo nella condizione di dover spiegare a essi, alle loro famiglie, ai miei colleghi, alla stessa università, se per caso insegnassi cose bugiarde a lezione perché qualcuno le multinazionali, a tuo dire mi pagassero. E taccio del fatto che dovevo anche giustificare a mia figlia, minorenne, che mi chiedeva «perché mai quel tipo vuole prenderti a calci in culo e sbatterti in galera?». Ti querelai, tutto era in un filmato, non v'erano neanche indagini da fare, ma si arrivò alla prescrizione del tuo reato: era questione di 9 minuti e ci stettero 9 anni. Chissà, forse i magistrati stanno riservando lo stesso trattamento a tuo figlio. Questo non lo so: sei tu che stai dicendo che ci sono le immagini. Epperò, ora come allora, questi filmati non sembrano di grande utilità per la difesa, visto che lo dici tu stesso: «Erano in quattro col pisello di fuori». E dici che la ragazza era consenziente. A questo proposito: ma quando tu eri giovane aitante ventenne, ti divertivi (è la parola che hai usato tu) stando in gruppo col pisello di fuori? Perché solo così diventano comprensibili le tue parole di assoluzione nei confronti di Ciro e dei suoi compagni: «Erano giovani coglioni che si divertivano».

Caro Beppe, a quanto pare, hai un'idea peculiare di divertimento giovanile. Per carità, forse hai ragione tu, e la cosa che davvero ci lascia più perplessi è l'immagine di un pregiudicato per pluriomicidio colposo con una simile idea di divertimento e con il sogno di governare il Paese.

Devi ritenerti un privilegiato, se solo pensi che, forte di cotanto curriculum, sei stato ricevuto con tutti gli onori dall'attuale presidente del Consiglio, che ha con infinita pazienza ascoltato i tuoi voli pindarici su una fantomatica transizione energetica.

Dopo averci spiegato cos'è il divertimento, prima o poi ci spiegherai cos'è l'energia.

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