Trump passa all'attacco e fa causa al governo Usa. "Ora serve un garante"

Citato in giudizio il dipartimento di giustizia. Il tycoon chiede la nomina di un consulente speciale

Trump passa all'attacco e fa causa al governo Usa. "Ora serve un garante"

Donald Trump lancia la sua controffensiva contro il governo Usa facendo causa per il blitz dell'Fbi nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida. La perquisizione è stata «illegale e incostituzionale», tuona l'ex presidente, sottolineando che il procedimento ha come obiettivo di far valere i «suoi diritti in merito» a un blitz «non necessario». «Stiamo portando avanti misure per avere indietro i documenti, che sarebbero stati consegnati senza lo spregevole raid - continua sul suo social Truth - Non smetterò mai di battermi per gli americani». La mozione, presentata presso il tribunale distrettuale per il distretto meridionale della Florida, accusa il governo federale di aver violato il diritto del tycoon al quarto emendamento (contro perquisizioni e sequestri non motivati), e chiede la nomina di un consulente speciale, una sorta di «garante», per la revisione e l'esame delle carte perquisite. Fino a quando il perito non sarà scelto - è la sua richiesta - gli agenti non potranno visionare le carte sottratte dal resort di Palm Beach.

Secondo fonti del New York Times, le autorità hanno trovato più di 300 documenti top secret a Mar-a-Lago, e fra questi 700 pagine secretate al più alto livello solo negli scatoloni prelevati in gennaio dagli Archivi Nazionali, alle quali il dipartimento di Giustizia e l'Fbi avrebbero avuto accesso a maggio, facendo scattare l'allarme per recuperare il prima possibile tutti i documenti ancora in circolazione e in grado di mettere a rischio, se in mani sbagliate, la sicurezza nazionale. «Il governo da tempo tratta l'ex presidente in modo ingiusto», affermano invece i legali del tycoon nella mozione depositata davanti al giudice Aileen Cannon. Per gli avvocati il blitz dell'Fbi è stato dettato dalla «politica» e «alla politica non può essere consentito di avere un impatto sulla giustizia. Trump è chiaramente il frontrunner per le primarie repubblicane per il 2024 e per le elezioni generali del 2024 nel caso in cui decidesse di candidarsi. Al di là di questo, i suoi endorsement nelle elezioni di metà mandato del 2022 sono stati decisivi per i candidati repubblicani». Se Cannon accetterà la richiesta di nominare un consulente speciale, il processo di revisione dei documenti sequestrati si allungherà rallentando anche l'indagine del governo sulla possibile ostruzione di un'indagine federale. La richiesta di Trump di nominare un perito comunque non è insolita: in altri casi di alto profilo a lui legati sono stati nominati, per esempio per l'ex legale Michael Cohen. Ciò che è strano invece, secondo la Cnn, è che i suoi legali l'abbiano presentata dopo due settimane dal blitz. L'ex inquilino della Casa Bianca, intanto, continua a esercitare un'enorme influenza sul Grand Old Party, e il blitz dell'Fbi sembra aver contribuito a far aumentare ancora la sua popolarità. Stando a un nuovo sondaggio di Nbc News, infatti, i repubblicani che sostengono più il tycoon del partito sono arrivati al 41% ad agosto, con un balzo di 7 punti rispetto al 34% di maggio. La proiezione mostra che il 50% sostiene invece più il partito che Trump, ma la percentuale è in calo dal 58% di maggio.

E il suo gradimento è aumentato anche nei confronti del governatore della Florida Ron DeSantis, che sembrava insidiarlo in una eventuale corsa alle prossime presidenziali. Un sondaggio della scorsa settimana dal Saint Anselm College nel New Hampshire, ad esempio, mostra Trump avanti su DeSantis con il 50% contro il 29%.

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