Nicola Zingaretti esce allo scoperto e lancia Giuseppe Conte leader di un nuovo centrosinistra. L'annuncio arriva nel corso della trasmissione DiMartedì: «Giuseppe Conte è il presidente del Consiglio di un nuovo possibile centrosinistra, che secondo me dobbiamo costruire con il protagonismo dei sindaci, da mettere al centro della scena politica, e che ha capito che questo Paese ha bisogno di certezze». Il segretario dei dem getta le basi per il nuovo fronte largo di sinistra. Senza chiudere al leader di Italia Viva Matteo Renzi: «Mi auguro che Renzi continui ad avere il ruolo di una forza che porta un contributo di idee. Ma c'è modo e modo di stare in una maggioranza, si deve stare da alleati non da avversari».
E un altro tassello all'operazione per la costruzione di fronte largo arriva con le elezioni suppletive per la Camera dei deputati a Roma: il Pd punta sul ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ma non presenta il simbolo. Per la prima volta, dal 2007 (anno della nascita), il simbolo dei dem non sarà sulla scheda per le elezioni politiche. Il primo marzo si voterà per le elezioni (dopo la nomina di Paolo Gentiloni a commissario Ue) nel collegio Roma Centro. Il nuovo logo sarà rosso, con due strisce bianco e verde, con la scritta Roma per Gualtieri. Una scelta che anticipa di qualche mese la nascita del fronte largo della sinistra.
Sul nome di Gualtieri il centrosinistra si è ricompattato: Italia Viva aveva avanzato la candidatura di Federica Angeli, la giornalista di Repubblica. Ma il Nazareno aveva un'altra priorità: trovare una poltrona in Parlamento al ministro dell'Economica. Il collegio Roma Centro è tra quelli considerati sicuri per il centrosinistra: alle politiche del 4 marzo fu candidato Paolo Gentiloni, presidente del Consiglio uscente. E dopo il via libera a Gualtieri anche Europa Verde ha deciso di ritirare la candidatura di Alessandro Monaco. Si attende solo l'ok di Calenda. Va avanti, dunque, l'operazione restyling di Zingaretti: anche alle suppletive di Napoli, il Pd ha deciso di cancellare il simbolo dalla coalizione che schiera il giornalista Sandro Ruotolo. Prove generali del fronte largo della sinistra che punta a inglobare i Cinque stelle: nei piani di Zingaretti c'è l'obiettivo di recuperare i voti dei grillini delusi. I pentastellati schierano Rosella Rendina. In campo ci sarà anche Mario Adinolfi con il Popolo della Famiglia. Mentre sul nome di Gualtieri c'è l'accodo di Leu, Sinistra italiana e Più Europa. Vestito nuovo. Ma attori vecchi. Gualtieri vanta una lunga militanza nelle truppe democratiche: già candidato alle scorse europee nella circoscrizione Centro.
«Gualtieri gioca a nascondino e finge di non essere del Pd nascondendosi dietro un logo, per stile e colori della bandiera italiana, che potrebbe benissimo essere utilizzato dal centrodestra. Il partito democratico che, ricordiamo, tuttora malgoverna il centro storico, dopo 20 anni di ininterrotta pessima amministrazione, assieme al governo fallimentare di Roma Capitale della giunta Raggi.
Ricorderemo agli elettori i fallimenti della sinistra e dei grillini, sia nella Capitale che nella Nazione» commenta Federico Mollicone, deputato romano di Fdi. Il centrodestra proverà a espugnare il fortino rosso con Maurizio Leo, ex parlamentare di An e ideatore della flat tax.
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