Primi veleni quando ancora manca poco meno di un mese alla scadenza della presentazione delle liste nelle città che andranno ai seggi per rinnovare i propri consigli comunali. E proprio la raccolta firme incendia ancora una volta il clima politico.
Ad attaccare per primi sono i sostenitori di Giorgio Costa, candidato sindaco di Rapallo per un gruppone eterogeneo che va dallUdc ai burlandiani che strizzano più locchio al terzo polo che alla sinistra. Per fare un nome noto: Armando Ezio Capurro.
Ieri un comunicato del «Circolo via della Libertà 61», che sostiene Costa, ha diffuso un comunicato con il quale rilancia le testimonianza di «alcuni cittadini in merito alla sottoscrizione delle liste di candidati». Secondo quanto riferito alcuni passanti sarebbero stati «avvicinati da rappresentanti di candidati alle elezioni per sottoscrivere la lista senza la presenza di pubblici ufficiali abilitati allautentica della firma».
I sostenitori di Costa non fanno i nomi dei presunti colpevoli, ma mettono in guardia i cittadini invitandoli ad accertarsi che siano presenti cancellieri, o notai, o consiglieri comunali o provinciali. Le elezioni ripartono insomma dai veleni e dal rischio di denunce incrociate. «Ogni abuso - suona quasi come un annuncio di guerra - come del resto già avvenuto in passato, risulta penalmente perseguibile».
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