Movida sotto scorta. L’estate by night dei milanesi da quest’anno potrebbe trasformarsi in serate di libertà vigilata. I commercianti, infatti, propongono guardie giurate in divisa a protezione dell’Arco della Pace e dintorni. Più che spaccio, il problema è il massiccio consumo di droghe leggere da parte dei clienti. «Le due guardie giurate - spiega Giorgio Montingelli, delegato al territorio dell’Unione del Commercio -, solo due per non dare l’impressione di militarizzazione della città, servirebbero da deterrenti. L’incontro è andato molto bene, c’era un clima di grande collaborazione. Siamo fiduciosi». I commercianti che ieri hanno incontrato gli assessori del Comitato sulla movida, ovvero Alan Rizzi, assessore ai Giovani, Maurizio Cadeo, al Decoro, Giovanni Terzi, alle Attività produttive, e Massimiliano Orsatti, al Turismo, si sono portati avanti e hanno fatto i conti: assumere due guardie armate per tutta la stagione, da giugno a metà settembre, costerebbe loro 25mila euro. Un costo che si aggiunge al servizio cortesia, 4 steward pagati sempre dai gestori, per evitare che la clientela disturbi il sonno dei residenti. Contro il parcheggio selvaggio, invece, partirà domani la convenzione con il parking del Malpensa Express, da 300 posti auto, normalmente chiuso di notte. Intanto i rappresentanti di Palazzo Marino stanno pensando di vietare con un’ordinanza la vendita di alcolici in bottiglie di vetro anche all’Arco della Pace. «Bottiglie di vetro vietate in tutte le zone? Ci stiamo pensando d’accordo con i commercianti» risponde Giovanni Terzi.
Alle Colonne di San Lorenzo, altra zona calda della Milano nottambula, la priorità è la tutela del monumento, usato come tavolo o sedia, a seconda delle esigenze, da centinaia di ragazzi ogni sera. Le transenne arrugginite che proteggono le Colonne attualmente, danno un senso di degrado. «Che immagine diamo ai turisti?» attaccano in coro l’assessore Cadeo e il collega Orsatti. Ecco allora allo studio degli uffici di Palazzo Marino una protezione più seria: parigine, certamente più chic, ma altrettanto inutili delle transenne o qualcosa di più, su modello della nuova cancellata di ferro che cinge i giardinetti di viale Monte Nero, davanti al Mom?
Emergenza spaccio in corso Como: nel mirino della droga libera sono in particolare gli incroci con viale Monte Santo e con viale Pasubio. Ad aggravare la situazione il cantiere del parcheggio sotterraneo di piazza XXV Aprile che, complice il buio, agevola lo spaccio. Sarebbero sufficienti un sistema di illuminazione e presenza massiccia delle forze dell’ordine per rendere la vita difficile agli spacciatori.
Mentre attorno al tavolo si cercano soluzioni a tutela del sonno dei residenti e del decoro della città, venditori abusivi di birre e camion-bar vendono indisturbati panini e alcol.
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