Non azzardo giudizi, che potrebbero risultare ingiusti o temerari, sullutilità delle delegazioni regionali italiane partecipanti, negli Stati Uniti, alle celebrazioni del Columbus day. Allentità e ai compiti delle delegazioni ha mosso critiche, lo sapete, Emma Bonino: ministro per le Politiche europee nel governo Prodi. Colloquiando a Capri con i giornalisti la battagliera seguace di Marco Pannella ha stigmatizzato una presenza di rappresentanti della Campania che includeva - a suo dire - 160 persone; animate soprattutto, sempre a suo dire, dal desiderio di fare shopping.
Immediata è stata la replica di Sandra Mastella - felicemente coniugata al ministro della Giustizia e non meno felicemente issata alla presidenza del Consiglio regionale campano - che ha messo alcuni puntini sulle i. La delegazione è di 26 e non di 160 unità, e svolgerà unintensa opera di napoletanità operativa al di là dellOceano. Poi la sfida: «Se la Bonino verrà in questi giorni si renderà conto e magari ci farà anche le scuse».
Lascio ai posteri lardua sentenza sulle ragioni e sui torti delle allegre comari dItalia. Emma Bonino, si sa, è stimolante e anche pungente: magari meno pungente del consueto sui diritti umani se va in Cina con uninfornata di autorevoli signori e signore, guidati dal professor Romano Prodi. Sandra Lonardo in Mastella - insieme alla quale hanno raggiunto lAmerica altri esponenti di spicco delle Regioni - è paladina dobbligo dei buoni motivi per cui vengono allestite queste trasferte a volte simili, in grandiosità e complessità, a quelle del circo Togni. Ruoli ufficiali come quello della signora Mastella impongono a chi li riveste difese convinte (e anche difese dufficio).
Non recrimino in proposito. Mi limito a osservare che lo sbarco statunitense del contingente napoletano càpita in un brutto momento. Tra un negozio e laltro i delegati faranno del loro meglio, ne sono certo, per propagandare in Usa le capacità produttive e le attrattive tutristiche duna città che è senza dubbio tra le più belle del mondo. Peccato che sotto il Vesuvio il panorama sia attualmente imbruttito, e a volte totalmente oscurato, da montagne di rifiuti, che al Vesuvio fanno concorrenza. Uno spettacolo indegno non soltanto duna capitale il cui retroterra storico e culturale è straordinario, ma anche del Burkina Faso.
Immagino che gli interlocutori americani dei delegati regionali eviteranno, dato il clima festaiolo delloccasione e date le usanze della diplomazia, daffrontare largomento. Ma se a qualcuno venisse lidea daccennare al problema non trascurabile duna Napoli sommersa dalla spazzatura, i 160 - o 26, vedete voi - commessi viaggiatori avranno qualche difficoltà a chiarire. Ci si può sempre rifugiare nel folklore, ma non mi pare una scappatoia dignitosa. Ciò che accade a Napoli - essendo al governo il centrosinistra, in una regione e in una città rette dal centrosinistra - non voglio per niente sollevare da ogni responsabilità, così scrivendo, amministrazioni daltro colore - è una vergogna per il nostro Paese. Non si può vendere decentemente limmagine duna Italia moderna ed efficiente avendo alle spalle ben altre immagini: quelle dellimmondizia fumigante, della protesta dilagante, duna metropoli e duna regione devastate dal disordine, dallincuria, dallimprevidenza.
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