Roma, un saluto lacrime e... sangue

Un saluto ai tifosi (pochi per la verità, complice la giornata estiva) prima del rompete le righe previsto per giovedì prossimo dopo l’amichevole a L’Aquila. Ma soprattutto il sostegno all’iniziativa a favore della raccolta di sangue, organizzata dalla Roma per il quinto anno consecutivo.
Circa 600 persone si sono presentate negli stand allestiti allo stadio Olimpico per donare il sangue. «L’80 per cento lo ha fatto praticamente per la prima volta», ha dichiarato Raffaele Tartaglione, responsabile di ematologia del complesso integrato Columbus-Università Cattolica del Sacro Cuore e organizzatore dell’evento. Sulle tribune c’è stata l’occasione di vedere all’opera i calciatori della Roma, che hanno affrontato la formazione Primavera: due tempi di 25 minuti e successo per Totti (in gol su rigore) e compagni per 5-2.
All’iniziativa ha preso parte anche il presidente della Regione Renata Polverini, che ha consegnato dei riconoscimenti ai giocatori scesi in campo e a mister Ranieri. «C’è carenza di sangue nel Lazio, credo che iniziative come questa possano aiutare a colmarla», ha detto la Polverini, insultata da una ventina di tifosi che hanno anche intonato cori contro il presidente giallorosso Rosella Sensi. Che ieri ha ribadito: «De Rossi è della Roma, punto», in risposta alle voci che vorrebbero il centrocampista corteggiato a suon di milioni (45-50 circa) da molti club esteri. «La voglia di migliorare c’è sempre, i secondi posti non sono casuali o fortunati - ha poi sottolineato la Sensi sul futuro -. Si fanno degli sbagli, non siamo perfetti. Possono migliorare tutti, anche i più vincenti». Poi i complimenti al tecnico: «Ranieri è una grande persona, ci incontriamo tutti i giorni e non c’è problema a continuare questo rapporto insieme, per la prima volta mi riesco ad interfacciare con un uomo lungimirante, che persegue i valori di Roma e della Roma».


E sulla tessera del tifoso, tanto contestata dai tifosi: «Se non siamo stati chiari lo faremo, abbiamo solo aderito ad una normativa». Intanto il mercato resta fermo. Prima serviranno cessioni importanti: escluso De Rossi, in pole ci sono Mexes, Doni e Julio Baptista.

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